CHI SONO

mi occupo di cultura, letteratura e storia tedesca dal 1970, prima come studente, poi come assegnista di ricerca, ricercatore e docente.

(vedi sotto: Lista pubblicazioni, Convegni, congressi e conferenze, Elenco dei corsi)

Alcuni lavori sono consultabili su: https://unige-it.academia.edu/RobertoDePol 

 

Lavori in corso:

Morgant der riese: la prima traduzione tedesca del Morgante di Pulci

Facezie tedesche (introduzione, traduzione e note a Heinrich Steinhöwel e ad Augustin Tünger) nell'ambito del progetto Facezie in Europa diretto da S. Pittaluga (Giunti-Bompiani)

 

Le prime traduzioni italiane del Cherubinischer Wandersmann di Angelus Silesius

Ein helde sam ein waldmies”: Probleme literarischer Übersetzung am Beispiel von Heinrich Wittenwilers Ring

 

 

 


 

 

 

 Hans Fallada (Rudolf Ditzen, 1893-1947)  e il suo "Ognuno muore solo"

Fallada diventa celebre con Kleiner Mann, was nun? (1932), ma durante il Nazismo è un “autore indesiderato” e vive ritirato nel Mecklenburgo. Nel 1945 si trasferisce a Berlino dove nel 1946 scrive Jeder stirbt für sich allein (Berlin, Aufbau Verlag 1947) prendendo ispirazione dagli atti della Gestapo che un amico (J. R. Becher) gli va vedere e in cui si narra di una coppia di coniugi (Otto ed Elisa Hampel) che dal 1940 al 1942 diffusero volantini contro il regime e vennero giustiziati nel 1943 (diversamente da quanto faranno i Quangel del romanzo non furono coraggiosi davanti alla morte, ma si accusarono l'un l'altra per evitare la condanna).

Si tratta dunque di una storia vera, ma Fallada nella prefazione dichiara di aver voluto evitare di “apprendere qualche notizia autentica sulla vita privata di queste persone” che dunque sono due “figure di fantasia”.

Proprio il giorno della capitolazione della Francia (22 giugno 1940, armistizio di Compiègne) i coniugi Anna e Otto Quangel ricevono la comunicazione che il loro figlio Otto “è morto da eroe, dando la vita per il Führer e la Grande Germania, esempio per i camerati” ecc. recriminazioni di Anna: “il tuo Führer” ecc.

 

Definito da Primo Levi "Il libro più importante che sia mai stato scritto sulla resistenza tedesca al nazismo" , ha una prima traduzione inglese nel 2009 che suscita il successo internazionale e cinque versioni cinematografiche.

Prima traduzione italiana:  Ognuno muore solo, Torino, Einaudi 1950.

Oggi è leggibile nella traduzione del 2010: Ognuno muore solo, Palermo, Sellerio,  2010 (traduz. di Clara Coïsson).

 

Perché questo titolo? E perché per esempio è secondo me meno azzeccato quello poi scelto per la pur bella versione cinematografica: Lettere da Berlino?

Il romanzo di Fallada non vuole tanto mostrare, per quanto sia importante, un episodio di resistenza “dal basso” al regime nazista, quanto la capacità dei regimi totalitari (nel romanzo ci si riferisce la nazismo, ma in quegli anni, 1947, si aveva ben chiaro che anche la Russia e i territori da essa “liberati” stavano sotto un regime illiberale) di togliere all’individuo anche la libertà di come morire.

Ognuno muore da solo: questi due coniugi che la vita ha reso inseparabili e che la morte del figlio ha unito ancora di più, finiscono per morire uno lontano dall’altro, all’insaputa dell’altro e questo, non la morte in sé che forse avranno accettato, è stata la punizione più terribile che il regime ha inflitto loro. 

La morte, morire – e non la resistenza – è il vero filo conduttore unitario del romanzo: innanzitutto la morte del figlio, che scatena la trama successiva.

Guardando, retrospettivamente e quindi storicamente, ma anche da persone coinvolte, vittime, oppositori, nemici e complici o sodali del Terzo Reich, ci si concentra facilmente sui numeri: il conflitto causato dalla Germania nazista e dai suoi alleati (tra i quali non dimentichiamo spicca per avventurismo e impreparazione l’Italia di Mussolini) costa al mondo circa 56 milioni di morti, l’equivalente dell’intera popolazione italiana, ai quali bisognerebbe probabilmente aggiungere 3 milioni di dispersi. Restringendo l’ottica, la Germania subì 3.800.000 mila morti nella popolazione civile e 4 milioni di morti sui 13 milioni di soldati impiegati nel conflitto. Numeri che fanno riflettere, soprattutto per il rapporto quasi di uno a uno tra morti al fronte e morti civili. Se nella Prima Guerra mondiale si moriva essenzialmente al fronte o nelle immediate retrovie, morivano gli uomini in divisa e non quelli in borghese, la guerra “moderna”, di cui vediamo un esempio nell’attuale conflitto tra Russia e Ucraina miete le sue vittime in egual misura tra civili e soldati: un bel progresso!

Torniamo al romanzo: Fallada mostra ai tedeschi e ai lettori di altri paesi che non l’avessero sperimentato in prima persona cosa succede alla famiglia di uno di questi milioni di soldati caduti. “dalla parte sbagliata” e magari costretti a combattere e a morire nonostante le proprie convinzioni. Chi è stato nemico, vittima, oppositore del Terzo Reich è costretto a capovolgere la prospettiva: il soldato tedesco non è più un temibile bersaglio da abbattere, ma un bersaglio ormai abbattuto e allora si può guardare, cercare di capire cosa provano i suoi genitori, ci si accorge, se non ne avesse già preso coscienza, che anche questo bersaglio abbattuto, anche la sua famiglia sono vittime del regime.

Una morte inutile? Una morte necessaria alla Storia perché al prezzo di questi milioni di morti il regime perderà la guerra. Ma non può essere questo il modo in cui la vedono i due genitori, ai quali resta solo la scelta se accettare, magari inorgogliti dal sacrificio portato alla patria, oppure ripiegati su se stessi e sul proprio dolore – oppure ribellarsi. Ed è questa la strada che scelgono e che li porterà a loro volta alla morte, a una morte ancor più crudele, perché "ognuno muore per conto suo".

lavagna lezioni lingua tedesca Università della Terza Età (UNITRE)

 

 

 

 

 Caratteri speciali: digitare su tastierino numerico

ä = ALT + 132

Ä = ALT + 142

ß = ALT + 225

ü = ALT + 129

Ü = ALT + 154

 

ö = ALT + 148

Ö = ALT + 153

 

 

  

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 corsi UNITRE 2023-24: Lingua tedesca

 

-------------------------------------------------Unterricht vom 13. Mai-----------------------------------------------

 

 

 

2. Jahr

 

Lesetext

Ihre Briefe lassen Catharina Elisabeths Aufrichtigkeit, ihre Gabe zur Freundschaft, ihre Lust am freien Fabulieren in fast jeder Zeile erkennen. Diese Fabulierlust bildet aus Sicht des Psychoanalytikers und Goethe-Forschers Kurt Eissler den Nährboden, auf dem die geniale Begabung des Sohnes wachsen konnte. Johann Wolfgang von Goethe blieb dem Sterbebett seiner Mutter fern.

fabulieren = fantasticare, inventare storie, narrare (lat. fabulari = narrare, chiacchierare, cfr fabula)

die Fabulierlust = piacere nel narrare

 

Übung: übersetzen

Quanti mesi ha un anno?

Quanti giorni ha questo mese?

Di quante sedie hai bisogno (brauchen + A)?

Quante ricchezze sono sperperate! (verschwenden)

Quanti dei veneravano (verehren) i Romani?

Si nascose (sich verbergen) tra i cespugli.

Ho esaurito (verbrauchen) le mie forze.

Lo teneva stretto (fest) tra le braccia.

I gatti cacciano (jagen nach) i topi e i cani inseguono i gatti

 

Introduzione al plurale (continua)

sostantivi maschili

c) prendono -en (al plurale e negli altri casi: cosiddetta declinazione debole)

der Bär (orso) → die Bären (ma anche des Bären, dem Bären, den Bären)

der Christ (cristiano) → die Christen (des Christen, dem Christen, den Christen)

der Fürst (principe) → die Fürsten (des Fürsten, dem Fürsten den Fürsten)

der Graf (conte) → die Grafen (des Grafen ecc.)

der Held (eroe)  → die Helden (des Helden ecc.)

der Herr (signore) → die Herren (des Herrn/ Herren ecc)

der Hirt (pastore) → die Hirten (des Hirten)

der Mensch (essere umano) → die Menschen (des Menschen ecc.)

der Ochs (bue) → die Ochsen (des Ochsen ecc.)

der Pfau (pavone) → die Pfauen (des Pfauen)

der Prinz (principe ereditario) → die Prinzen (des Prinzen ecc.)

der Schelm (briccone) → die Schelmen (des Schelmen)

der Spatz (passero) → die Spatzen (des Spatzen)

der Vorfahr /Vorfahre (antenato) → die Vorfahren (des Vorfahren)

e pochi altri

 

d) prendono -en al plurale (ma anche negli altri casi cosiddetta declinazione debole)

i MASCHILI d'origine straniera con accento sull'ultima sillaba terminanti in:  -ant, -at, -ent, -oph, -loge, -graph, -ist

der Student, des Studenten, dem Studenten, den Studenten, plur: die Studenten

der Assistent, des Assistenten ecc die Assistenten

der Demokrat, des Demokraten ecc

der / das Zölibat, des Zölibaten

der Polizist, des Polizisten ecc

der Journalist, des Journalisten ecc

der Philologe, des Philologen ecc

der Geograph, des Geographen ecc

 

e) prendono -en al plurale (ma resta la s /es del genitivo sing. maschile e neutro) i sostantivi della cosiddetta declinazione mista:

1. i segg. MASCHILI: Ahn (avo),  Bauer (contadino), Dorn (spina [di pianta] ≠ Fischgräte), Konsul, Kork (tappo [di sughero], Lorbeer (alloro), Mast (albero di nave), Muskel, Nachbar (vicino), Pantoffel, Papagei, See (lago), Schmerz (dolore [fisico]), Stachel (aculeo), Staat, Strahl (raggio di luce, getto di liquido), Untertan (suddito), Vetter (cugino: figlio di zio/zia), Zins (interesse bancario)

es der Ahn, des Ahnes / Ahns, dem Ahn, den Ahn, plur die Ahnen

der Bauer, des Bauers, dem Bauer, den Bauer, plur die Bauern

NB Bauer si declina al sing anche come declinazione debole: des Bauern, dem Bauern, den Bauern

 

2. i segg. NEUTRI: Auge (occhio), Bett (letto), Ende (la fine), Hemd (camicia), Insekt, Interesse, Leid (dolore [morale, psichico], Ohr (orecchio)  

es das Auge, des Auges, dem Auge, das Auge, plur die Augen                                                                

N.B. das Herz, des Herzens, dem Herzen, das Herz, plur. die Herzen

 

3. i sostantivi di origine straniera con l’accento sulla sillaba radicale

der Doktor, des Doktors, dem Doktor, den Doktor, ma plur die Doktoren

der Professor, des Professors ecc, ma plur die Professoren

 

4. Jahr

 

Lesetext: Stefanie Bolzen, Der Brexit hat ausgedient (aus „Die Welt“)

Der 22. März 2023 ist der Tag, an dem der Brexit endlich wahr wurde und an dem Brexit-Boy Boris Johnson seinen letzten Auftritt hattę. Etwas mehr als drei Jahre ist es her, dass er mit seinem ,,Let's get Brexit done“-Slogan triumphierend in die Downing Street einzog. In Wahrheit hat Johnson es nie geschafft, den Brexit Realität werden zu lassen. Sein versprochener „ofenfertiger Deal“ war alles andere als durchgebraten.

Stattdessen war es die EU, die Johnsons zweiten berüchtigten Slogan umsetzte: „Take back control.“ Auch Johnsons Nachfolger Rishi Sunak hat seinen Anteil an diesem Ausgang. Er erkannte die Realität an: Die Briten können das Thema Brexit nicht mehr ertragen. Aus dem EU-Austritt ist kein Kapital mehr zu schlagen.

Nach fast acht Jahren Krampf ist London endlich klar: Brüssel wird sein Regelwerk niemals über den Haufen werfen, weil vermeintliche Tory-Größen drohend die Empire-Keule schwingen. Dass diese Einsicht endlich durchgesickert ist, das bewies am Mittwoch die klare parlamentarische Zustimmung zum neuen Nordirland-Rahmenvertrag, den die EU und Sunak Ende Februar vereinbarten. Ein Deal, der im Wesentlichen das zementiert, was Brüssel wollte: die Hoheit des EUGerichtshofs in Nordirland und den Schutz des Binnenmarkts. Mehr noch: Nordirland muss durch seine Sonderstellung als Teil des Binnenmarkts Gesetze aus Brüssel umsetzen.

Unvermeidlich brachte die Abstimmung über das „Windsor Framework“ Erinnerungen an die Wahnsinnswochen Anfang 2019 zurück, als Theresa Mays Brexit-Deal wieder und wieder im Unterhaus scheiterte. Mal mit 432 Gegenstimmen der 634 Abgeordneten, mal mit 308. Vier Jahre später waren es noch mickrige 29, die sich dem britischen Premier und seinem Brexit-Deal in den Weg stellten. Einer von ihnen war Boris Johnson. Jener Mann, der so sehr den „Brexit done“ sehen wollte. Weil der Brexit ihn in Wahrheit politisch am Leben hielt.

Es war Ironie des Schicksals, dass Johnson zeitgleich zur Abstimmung von einem Ausschuss verhört wurde. Dieser untersucht, ob der Ex-Premier das Unterhaus über die Lockdown-Partys in seinem Amtssitz belogen hat. Mit Verve ging Johnson an die Selbstverteidigung. Der Ausschuss wird ihn vermutlich trotzdem suspendieren. Was nicht das Ende von Johnson bedeutet. Aber für sein Comeback, das er mit Sicherheit versuchen wird, muss er sich einen neuen Slogan überlegen. Der Brexit hat ausgedient.

 

Wörter

ausdienen = finire il servizio militare

etwas hat ausgedient = qc è inservibile, non funziona più

schaffen (er schuf, er hat geschaffen) = creare

der Künstler hat ein neues Bild geschaffen; als sie diese Plastik schuf, war sie noch sehr jung. 

schaffen (er schaffte, er hat geschaffen/geschafft) = bewirken (causare, provocare, attuare), sorgen für etwas (curarsi di qc)

wir haben uns mehr Raum geschaffen; sie sollten eine bessere Atmosphäre, neue Stellen schaffen 

etwas schaffen / nicht schaffen = farcela / non farcela 

ofenfertig = pronto alla cottura (in forno)

etwas durchbraten = cuocere a puntino qc

aus etwas (D) Kapital schlagen (ziehen) = trarre vantaggio da qc

der Haufen = il mucchio

etwas  über den Haufen werfen = mandare all’aria qc

jdn  über den Haufen werfen = stendere, buttare a terra qd

durchsickern = trapelare

mickrig = striminzito; (di piante) patito

zeitgleich (qui avv.) = contemporaneamente

der Ausschuss = la commissione

suspendieren = sospendere; esonerare

 

Grammatik: Zum Präfix be-

auf jdn, nach etwas schießen = sparare su qd, contro qc → jdn, etwas beschießen

 

die Hand über die Augen decken  = coprirsi gli occhi con la mano, 

den Bedarf decken = coprire il fabbisogno, 

einen Komplizen decken = coprire un complice, 

den Tisch decken = apparecchiare il tavolo;  

→ etwas bedecken: 

das Gesicht mit den Händen bedecken; 

Eis bedeckte die Oberfläche des Sees; 

der Himmel bedeckt sich mit Wolken

 

(Steine) werfen = lanciare (pietre), mit Steinen nach den Polizisten werfen 

→   die Polizisten mit Steinen bewerfen

 

setzen = porre, mettere; → einen Platz, ein Land besetzen = occupare un posto, un paese 

 

geben = dare → sich nach Hause, zum Arzt, an die Arbei begeben = recarsi a casa, dal dottore, al lavoro

 

sprechen = parlare → den Plan, die Reise mit jdm besprechen = discutere del piano, del viaggio con qd, ein Buch besprechen = recensire un libro

 

kennen (er kannte, er hat gekannt) = conoscere

etwas bekennen = riconoscere qc

der Bekannte (partic. pass. sostantivato = aggettivo) = il conoscente

 

handeln = agire: an einem Bekannten schlecht / gut handeln = trattar male / bene un conoscente; commerciare: in/ mit Wein handeln = commerciare in vino; mit Waffen handeln = trafficare con / in armi; über ein Thema handeln = trattare di un argomento; es handelt sich um.. = si tratta di ... 

 → jdn als Freund behandeln = trattare qd da amico, ein Thema behandeln = trattare un argomento; einen Patienten mit Medikamenten behandeln = trattare un paziente con medicine

 

leiden = soffrire (cfr. das Leid, plur die Leiden): ich kann es nicht leiden = non lo sopporto

es tut mir leid, dass = mi dispiace che…

jdn beleidigen = offendere qd

 

talvolta il prefisso be- resta irriconoscibile, così

bleiben (← *beleiben. be + liban = restare attaccato) = restare, rimanere

die Beichte = confessione (sacramento) ← be+ jehan (dire, cfr: ja, yes), beichten = confessarsi (in senso religioso)

altrimenti: gestehen

ein Verbrechen gestehen

der Mörder hat gestanden

jdm seine Liebe gestehen

ich muss meine Unwissenheit in diesem Punkt eingestehen

ich gestehe, dass ich es vergessen habe 

o anche bekennen:

seine Sünden bekennen  

----------------------------------------------------Unterricht vom 6. Mai ----------------------------------------------

 

2. Jahr

 

Lesetext

Karitativ, lebendig, andere ermunternd und respektierend, fruchtbar und befruchtend, so tritt einem Goethes Mutter aus den 71 Briefen entgegen, die der Frankfurter Literaturwissenschafter und Bibliotheksleiter des Freien Deutschen Hochstifts, Joachim Seng, zusammengestellt hat.

 

jdn ermuntern = rincuorare, rinfrancare qd

jdn respektieren = rispettare qd (vor jdm Respekt haben)

befruchten = fecondare

participio presente: radice del verbo + -end (in posizione attributiva si declina come aggettivo)

ermuntern – ermunter+end = ermunterend – ermunternd

respektieren – respertier+end = respektierend

befruchten – befrucht + end = befruchtend

die die anderen respektierende und ermunternde Mutter Goethes

die Briefe der die anderen respektierenden und ermunternden Mutter Goethes 

 

Die Tochter des Frankfurter Stadtschultheiß Textor, heiratete im August 1748 den 21 Jahre älteren, immens reichen, strengen Privatier Caspar Goethe – eher nicht aus Liebe, wie ihre Biographin Dagmar von Gersdorff anmerkt. Doch sie machte das Beste aus ihrem zwar begüterten, aber sicherlich nicht leichten Leben als Vorsteherin des Goethe‘schen Haushaltes am Großen Hirschgraben.

 

der Privatier = che vive di rendita, redditiere

eher = mehr = più, piuttosto: eher…als = più/piuttosto …. che; eher nicht = non proprio, magari non 

begütert = benestante 

 

Sie gebar sieben Kinder. Lediglich zwei erreichten das Erwachsenenalter: der älteste, am 28. August 1749 geborene Johann Wolfgang, und die zweitälteste, Cornelia. Sie starb 1777 im Kindbett, ein halbes Jahr vor ihrem 27. Geburtstag.

 

alt – älter – der/die/das älteste

das Kindbett (anche das Wochenbett) = puerperio 

 

Insgesamt rund 400 Briefe hat Goethes Mutter zeit ihres Lebens geschrieben: An den Sohn, dessen Frau Christiane Vulpius, die sie im Gegensatz zu etlichen anderen von Beginn der Beziehung an respekt- und liebevoll akzeptierte. Sie schrieb auch der Herzogin Anna Amalia, mit der sie einen so freundschaftlichen wie vertrauten Ton pflegte, schrieb Geistesgrößen, den Mündeln des Sohnes, und Freunden wie Johann Caspar Lavater oder der Schriftstellerin Bettine von Brentano, die mit dem Romantiker Achim von Arnim verheiratet war und Johann Wolfgang von Goethe als Dichter glühend verehrte, wovon ihr vielleicht bekanntestes Buch „Goethes Briefwechsel mit einem Kinde“ zeugt.

 

etlich = alcuno; etliche = alcuni, parecchi

respekt- und liebevoll = respektvoll und liebevoll

vertraut = intimo

der Mündel = il pupillo 

Introduzione al plurale (continua)

III. maschili:  Umlaut (quando possibile) + e

der Stuhl (sedia) → die Stühle

der Tisch (tavolo) → die Tische

der Fuß (piede) → die Füße

der Blick (sguardo) → die Blicke

der Fluss (fiume) → die Flüsse

der Kopf (testa) → die Köpfe

 

con molte importanti eccezioni:

a)  prendono Umlaut + er

Geist (spirito) →  die Geister

Gott (dio) → die Götter

Irrtum (errore) → die Irrtümer

Leib (corpo)

Mann (uomo) 

Mund (bocca) →  die Münder (rari die Münde, die Munde)

Rand (orlo) 

Reichtum (ricchezza) 

Strauch (cespuglio) 

Ski (sci) 

Vormund (tutore) 

Wald (bosco) 

Wurm (verme) 

 

b) prendono solo -e

der Arm (braccio) → die Arme

der Dom (duomo) → die Dome

der Grad (grado) → die Grade

der Hund (cane) → die Hunde

der Monat (mese) → die Monate

der Mond (luna) → die Monde 

der Ort (luogo) → die Orte

der Pfad (sentiero) → die Pfade

der Punkt (punto) → die Punkte

der Schuh (scarpa) → die Schuhe

der Stoff (materia, stoffa) → die Stoffe

der Tag (giorno) → die Tage 

 

Übung: übersetzen

Quanti mesi ha un anno?

Quanti giorni ha questo mese?

Di quante sedie hai bisogno (brauchen + A)?

Quante ricchezze sono sperperate! (verschwenden)

Quanti dei veneravano (verehren) i Romani?

Si nascose (sich verbergen) tra i cespugli.

Ho esaurito (verbrauchen) le mie forze.

Lo teneva stretto (fest) tra le braccia.

I gatti cacciano (jagen nach) i topi e i cani inseguono i gatti

 

4. Jahr

 

Lesetext 1: Der deutsche Fetisch [Aus: Die Welt, 15.08.2023

Von Ulf Poschardt, Chefredakteur

 

Deutschland ist ein Bürokratie-Albtraum. Das ist nicht nur frustrierend für die Fleißigen, es kostet auch Milliarden. Alle würden profitieren, wenn der Wildwuchs an Regulierung und Apparaten beschnitten würde – selbst das Klima. Doch die Ampel will den Irrsinn sogar noch steigern.

In England ein Unternehmen zu gründen, ist eine Sache für einen Tag. Über die App „Digitales Amt“ lassen sich in Österreich unter anderem Geburtsurkunden für die Kinder oder Reisepässe beantragen. Und auf www.skat.dk lässt sich die dänische Steuererklärung denkbar einfach erledigen.

 

der Albtraum, der Alptraum = l’incubo [dal lat. (daemon) incubus = (demone) che giace sopra]

der Alb/Alp = unterirdischer Naturgeist, gespenstisches Wesen = folletto, entità spettrale + der Traum = sogno

fleißig = zelante, laborioso, solerte vs faul = pigro; nachlässig = sciatto, trascurato; arbeitsscheu =  ozioso

das Unternehmen = l’impresa

unternehmen = intraprendere

die Urkunde =  documento, atto ufficiale, certificato (das Zeugnis)

Ur- / ur-= antico, originale  cfr der Ursprung = l’origine, die Ursache = la causa (prima),uralt = vecchissimo, primordiale, das Uralter = l’epoca primordiale

+ die Kunde = notizia, conoscenza (≠ der Kunde = cliente); cfr kundmachen = render noto; ein Gesetz kundmachen = pubblicare una legge

beantragen = richiedere (presso un ufficio pubblico), der Antrag (auf + A) = la richiesta, istanza (di qc): Antrag auf Kindergeld = istanza di sussidio per figli; Antrag auf Arbeitslosenentschädigung = istanza di sussidio di disoccupazione

die Steuererklärung = la dichiarazione delle tasse

das Steuer = il volante

die Steuer = l’imposta, tassa

direkte / indirekte Steuern

die Steuern zahlen = pagare le tasse

Steuern eintreiben = riscuotere tasse

imposta comunale = die Gemeindesteuer

imposta erariale = die Stataatssteuer

imposta sul consumo = die Verbrauchsteuer, Verbrauchssteuer

esente da imposta = steuerfrei

 

Lesetext 2: Baerbock bricht Reise in Pazifik-Region ab – Pannen-Flieger werden ausgemustert

Gleich zweimal innerhalb von 24 Stunden hat Annalena Baerbock vergeblich versucht, mit einem Airbus der Flugbereitschaft nach Australien zu kommen. Die einwöchige Dienstreise brach sie am Dienstagmorgen ab. Die pannengeplagten Regierungsflieger sollen ausgemustert werden.

die Panne = il guasto

ausmustern= (merce) scartare; (militare) riformare; qui: togliere dal servizio (außer Dienst stellen)

das Muster = modello; campione; disegno (su stoffe ecc)

 

Die Bundeswehr zieht Konsequenzen aus der Panne des Regierungsfliegers auf der Reise von Außenministerin Annalena Baerbock. Die zwei Flugzeuge vom Typ A340 werden vorzeitig ausgemustert, wie ein Sprecher der Luftwaffe am Dienstag bestätigte. Zuvor hatten der „Spiegel“ und die „Bild“ berichtet, die ohnehin geplante Ausmusterung werde vorgezogen.

vorziehen = a. preferire, b. anticipare

 

„Wir werden die beiden A340 so schnell wie möglich, das heißt in den kommenden Wochen, vorzeitig außer Dienst stellen“, sagte ein Sprecher demnach. Die beiden Airbus A340 sollten nach bisherigen Plänen im September 2023 und Ende 2024 ausgesondert werden. Stattdessen sollen künftig etwa die bereits vorhandenen, moderneren A350 für Langstrecken eingesetzt werden.

aussondern = scartare, eliminare; 

die Langstrecke = lungo percorso

 

Zuvor hatte Außenministerin Annalena Baerbock ihre geplante Reise zu einem einwöchigen Besuch in der Pazifik Region in Abu Dhabi abgebrochen. Bei der Maschine der Flugbereitschaft der Bundeswehr hatte es am Montag und Dienstag innerhalb von 24 Stunden gleich zwei Mal die selbe Panne gegeben. Nach dem Start ließen sich jeweils die Landeklappen nicht mehr einfahren. Die überraschende Absage fiel am Dienstagmorgen.

die Landeklappen = flap, ipersostentatore

einfahren = rientrare

 

„Wir haben bis zuletzt geprüft und geplant, aber leider war es nicht mehr möglich, die geplanten Reisestationen der Indo-Pazifik-Reise nach dem Ausfall des Flugzeugs der Flugbereitschaft mit den noch verfügbaren Optionen logistisch darzustellen“, sagte ein Sprecher des Auswärtigen Amts. Ursprünglich war die Grünen-Politikerin zu Besuchen in Australien, Neuseeland und der Insel-Republik Fidschi erwartet worden.

der Ausfall = la caduta (di capelli, des Haares); il disavanzo; la soppressione, l’annullamento (di una lezione, des Unterrichts); l’esito (di un compito in classe, di una prova, einer Klassenarbeit, einer Prüfung); il guasto, l’avaria (di un motore, eines Motors); la sortita (degli assediati, der Belagerten)

ausfallen

die Haare fallen ihm aus = gli cadono i capelli

der heutige Unterricht fällt aus = la lezione odierna non ha luogo, salta

die Klassenarbeit ist gut ausgefallen = il compito in classe è andato bene

die Maschine ist ausgefallen = la macchina (l’aereo) non funziona

der Lehrer ist heute wegen einer plötzlichen Krankheit ausgefallen = il professore è oggi assente a causa di una malattia improvvisa

 

 

...............................................Ergänzungen zum 29. April ...........................................

 

Lesetext zum 2. Jahr

 

Rund 400 Briefe hat die 1731 in Frankfurt am Main geborene Catharina Elisabeth Goethe, Mutter eines nicht ganz unbekannten Dichters, zeit ihres Lebens geschrieben. Joachim Seng legt eine kommentierte Auswahledition vor.

 

Wer heute mit offenen Augen durch Frankfurt am Main geht, findet etliche Gelegenheiten, Catharina Elisabeth Goethe zu gedenken, der Mutter von Johann Wolfgang von Goethe. 

gedenken an + A

gedenken + G

Gaspar Goethe zu gedenken, des Vaters von 

Ein Ort ist das Haus am Großen Hirschgraben, das nach dem Zweiten Weltkrieg wieder aufgebaut wurde, und in dem sie von 1748 bis zu ihrem Umzug in ihren Altersruhesitz am Frankfurter Roßmarkt lebte. An der Peterskirche zwischen Zeil und Eschenheimer Tor befindet sich ihre Grabstätte.

 

Karitativ, lebendig, andere ermunternd und respektierend, fruchtbar und befruchtend, so tritt einem Goethes Mutter aus den 71 Briefen entgegen, die der Frankfurter Literaturwissenschafter und Bibliotheksleiter des Freien Deutschen Hochstifts, Joachim Seng, zusammengestellt hat.

 

Die Tochter des Frankfurter Stadtschultheiß Textor, heiratete im August 1748 den 21 Jahre älteren, immens reichen, strengen Privatier Caspar Goethe – eher nicht aus Liebe, wie ihre Biographin Dagmar von Gersdorff anmerkt. Doch sie machte das Beste aus ihrem zwar begüterten, aber sicherlich nicht leichten Leben als Vorsteherin des Goethe‘schen Haushaltes am Großen Hirschgraben.

 

Sie gebar sieben Kinder. Lediglich zwei erreichten das Erwachsenenalter: der älteste, am 28. August 1749 geborene Johann Wolfgang, und die zweitälteste, Cornelia. Sie starb 1777 im Kindbett, ein halbes Jahr vor ihrem 27. Geburtstag.

 

Insgesamt rund 400 Briefe hat Goethes Mutter zeit ihres Lebens geschrieben: An den Sohn, dessen Frau Christiane Vulpius, die sie im Gegensatz zu etlichen anderen von Beginn der Beziehung an respekt- und liebevoll akzeptierte. Sie schrieb auch der Herzogin Anna Amalia, mit der sie einen so freundschaftlichen wie vertrauten Ton pflegte, schrieb Geistesgrößen, den Mündeln des Sohnes, und Freunden wie Johann Caspar Lavater oder der Schriftstellerin Bettine von Brentano, die mit dem Romantiker Achim von Arnim verheiratet war und Johann Wolfgang von Goethe als Dichter glühend verehrte, wovon ihr vielleicht bekanntestes Buch „Goethes Briefwechsel mit einem Kinde“ zeugt.

 

Ihre Briefe lassen Catharina Elisabeths Aufrichtigkeit, ihre Gabe zur Freundschaft, ihre Lust am freien Fabulieren in fast jeder Zeile erkennen. Diese Fabulierlust bildet aus Sicht des Psychoanalytikers und Goethe-Forschers Kurt Eissler den Nährboden, auf dem die geniale Begabung des Sohnes wachsen konnte. Johann Wolfgang von Goethe blieb dem Sterbebett seiner Mutter fern. 

 

Joachim Seng (Hrsg.): „Briefe der Frau Rat Goethe“. Insel Verlag, Berlin. 144 Seiten, 14 Euro.

 

 

Lesetext zum 4. Jahr

    • Heinrich Manns Roman Professor Unrat ist eine Abrechnung mit der bürgerlichen Gesellschaft während des wilhelminischen Kaiserreichs.

    • Professor Raat wird seit vielen Jahren von seinen Schülern mit einem Spottnamen belegt: Professor Unrat.

    • jdn spotten

    • der Spottname

    • Der Professor sieht sich dadurch in seiner Autorität bedroht, kann aber die Beleidigung nie direkt beweisen.

    • Aus Rache für die alltäglichen Frechheiten nutzt er seine Position dazu, die Schüler im Unterricht zu tyrannisieren und ihnen unlösbare Aufgaben zu stellen.

    • Einzig der dichterisch begabte Lohmann wagt es, sich zu wehren, und Unrat konzentriert seinen ganzen aufgestauten Hass auf diesen Schüler.

    • In Lohmanns Aufsatzheft entdeckt der Professor Gedichte an eine Künstlerin, die er ausfindig macht, um dem Schüler zu schaden.

    • Diese entpuppt sich als Rosa Fröhlich, Amüsierdame und Prostituierte im Lokal "Zum Blauen Engel", wo Unrat selbst ihren Reizen erliegt.

    • Mit dieser späten Leidenschaft steigert sich der Rachewahn des Professors: Er heiratet Rosa, wird ihr Zuhälter und drängt ihre Kundschaft - ehrbare Bürger - ins soziale Aus.

    • Unrat wird unersättlich und führt das Glücksspiel in seinem Haus ein. Er ruiniert viele Bürger der Stadt, indem er sie als Betrüger und Diebe bloßstellt.

    • bloß mit bloßen Händen

    • Rosa verabredet sich heimlich mit Lohmann. Die beiden werden von Unrat überrascht, der in rasender Wut Lohmann beraubt und schließlich vor aller Augen verhaftet wird.

    • die Überraschung, eine nette Überraschung ≠ eine schöne Bescherung!

    •  von aller Augen 

    • Raat ist ein bürgerlicher Tyrann, der als Anarchist und Menschenfeind untergehen muss. Viele Literaturkritiker erkannten später in Manns Romanfigur den Prototypen des Tyrannen vom Kaliber eines Adolf Hitler, dem ein Untergang vorbestimmt ist, in den er andere mitreißen wird.

 

 

 

 

-------------------------------------------Unterricht vom 29. April-------------------------------------------------

2. Jahr

 

ancora der / die / das

la stessa forma dell’articolo der die das che in buona parte serve anche come pronome relativo (chi, che, il quale) può essere usata nella lingua parlata come  aggettivo e pronome dimostrativo (quel, quello, quella, quelli, quelle, questo, questa, questi, queste al posto di jener o dieser).

Mit dem Mann (hier / da)  bin ich nicht einverstanden,  invece che: mit diesem / jenem Mann bin ich …

Das Buch (hier/ da) gehört mir und nicht dir, invece che Dieses Buch gehört...

Unica differenza nella declinazione:

al G plurale il pronome dimostrativo fa derer

das Schicksal derer, die die Stelle verloren, ist sehr traurig = il destino di quelli (pron dimostrativo)

invece che: das Schicksal jener, die die Stelle verloren, ist sehr traurig

 

ricordiamo che il G plurale di der, die, das come pronome relativo è deren:

es gibt einige Schriftsteller, deren Bücher nur einmal gedruckt werden

 

Prima (incompleta) introduzione al plurale.

in linea di massima:

I. femminili:  + (e)n 

die Flasche (bottiglia) → die Flaschen

die Frau (donna, moglie) → die Frauen

die Schwerster (sorella) → die Schwestern

die Tante (zia) → die Tanten

die Glühbirne (lampadina) → die Glühbirnen

die Lippe (labbro) → die Lippen

die Lunge (polmone) → die Lungen

 

con molte importanti eccezioni, le principali: 

die Mutter → die Mütter, 

die Tochter → die Töchter

die Auskunft (informazione) → die Auskünfte

die Faust (pugno) → die Fäuste

die Frucht (frutto) → die Früchte

die Gans (oca) → die Gänse

die Hand (mano) 

die Kraft (forza) 

die Kuh (mucca)

die Macht (potenza)

die Maus (topo)

die Nacht (notte) 

die Stadt (città)

die Wand (parete)

die Wurst (salsiccia)

 

II.  maschili e neutri in -er, -el, -en: restano invariati

der Teller (piatto) → die Teller

der Kugelschreiber (penna biro) → die Kugelschreiber

der Lehrer (insegnante) → die Lehrer

das Fenster → die Fenster

der Löffel (cucchiaio) → die Löffel

das Messer (coltello) → die Messer

der Finger (dito) → die Finger

der Kuchen (dolce) → die Kuchen

der Wagen (carro, auto) → die Wagen (reg. Wägen)

 

con parecchie eccezioni, tra le quali: 

der Apfel (mela) → die Äpfel

der Bruder (fratello) → die Brüder

der Garten (giardino) → die Gärten

der Hafen (porto) → die Häfen

der Laden (negozio, imposta: Fensterladen) → die Läden

der Nagel (unghia, chiodo) → die Nägel

der Schaden (danno) → die Schäden

der Vater → die Väter

der Vogel (uccello) → die Vögel

 

restano invariati anche i diminutivi in -chen e -lein

das Fräulein (signorina) → die Fräulein

das Mädchen (ragazza) → die Mädchen

 

4. Jahr

Wortschatzerweiterung: einstellen

 

1a riporre, mettere, collocare: die Gläser in den Schrank einstellen = riporre (o mettere) i bicchieri nell'armadio 

 

1b das Auto bei Freunden einstellen = lasciare l'auto da amici 

 

2 (anstellen) assumere: neue Angestellte einstellen = assumere nuovi impiegati 

 

3a (regulieren) regolare, mettere a punto: den Plattenspieler leiser, lauter einstellen = abbassare, alzare il volume del giradischi; 

die Temperatur höher, niedriger einstellen= alzare, abbassare la temperatura 

 

3b sintonizzare: das Radio auf einen Sender einstellen = sintonizzare la radio su un canale 

 

4 TECN. mettere in fase: die Zündung einstellen = mettere in fase l'accensione 

 

5 FOT. mettere a fuoco: die Entfernung einstellen = mettere a fuoco la distanza 

 

6 (aufhören) interrompere, sospendere, cessare = den Betrieb einstellen sospendere l'attività; 

das Feuer, die Arbeit einstellen = cessare il fuoco, interrompere il lavoro 

 

7 DIR. archiviare: ein Verfahren einstellen = archiviare un’istruttoria (Ermittlungsverfahren, Untersuchungsverfahren)

 

8 SPORT impostare: die Mannschaft auf Defensive einstellen = dare alla squadra un'impostazione difensiva 

 

9 SVIZZ. DIR. (aberkennen) privare: jdn in den bürgerlichen Rechten einstellen = privare qd. dei diritti civili 

 

10 SVIZZ. sospendere: jdn im Dienst einstellen = sospendere qd. dal servizio 

 

11 SPORT einen Rekord einstellen = uguagliare un record 

 

II v/r sich einstellen 

1 LETT. giungere, presentarsi: er stellt sich pünktlich bei der Arbeit ein = si presenta puntuale al lavoro; 

endlich stellte sich der Frühling ein = infine giunse la primavera 

 

2 LETT. (eintreten) subentrare, insorgere: abends hatte sich Fieber eingestellt = di sera era subentrata la febbre; 

der Verdacht stellte sich bei ihm ein = insorse in lui il sospetto 

 

3 (sich vorbereiten) sich auf etw. (A) einstellen = prepararsi a qc. 

 

4 (sich anpassen) sich auf jdn, etw. einstellen= adattarsi a qd., a qc.  

 

Lese- und Hörtext: Ich bin von Kopf bis Fuß auf Liebe eingestellt

Das ist ein Lied, das Friedrich Hollaender 1930 für den Der Blaue Engel komponierte.

Der Text beschreibt aus der Perspektive der Femme fatale Lola ihre Anziehungskraft und zerstörerische Wirkung auf Männer. Zugleich beteuert die Interpretin ihre Unschuld und Naivität. Hollaender schildert in seiner Autobiographie, dass er erst die Musik komponierte. Anschließend verfasste er den Text, den er zunächst nur als vorläufig ansah. Das Filmteam war aber spontan begeistert und verwarf die Bedenken des Autors wegen seines Textes.

 

Ein rätselhafter Schimmer [der Schimmer = luccichio, splendore, rätselhaft = misterioso, enigmatico

Ein 'Je ne sais-pas-quoi'

Liegt in den Augen immer

Bei einer schönen Frau

Doch wenn sich meine Augen

Bei einem vis-à-vis

Ganz tief in seine saugen

Was sprechen dann sie?

Ich bin von Kopf bis Fuß

Auf Liebe eingestellt

Denn das ist meine Welt

Und sonst gar nichts

Das ist, was soll ich machen

Meine Natur

Ich kann halt lieben nur [halt = proprio]

Und sonst gar nichts

 

Männer umschwirr'n mich [schwirren = ronzare; svolazzare; turbinare; sfrecciare)

Wie Motten um das Licht [die Motte = tarma]

Und wenn sie verbrennen

Ja, dafür kann ich nicht

Ich bin von Kopf bis Fuß

Auf Liebe eingestellt

Ich kann halt lieben nur

Und sonst gar nichts

 

Was bebt in meinen Händen [beben = tremare, sussultare]

In ihrem heißen Druck?

Sie möchten sich verschwenden [sich verschwenden = darsi via completamente] 

Sie haben nie genug

Ihr werdet mir verzeihen

Ihr müsst' es halt versteh'n

Es lockt mich stets von neuem

Ich find' es so schön!

 

Ich bin von Kopf bis Fuß

Auf Liebe eingestellt

Denn das ist meine Welt

Und sonst gar nichts

Das ist, was soll ich machen

Meine Natur

 

altri insetti: 

insetto = das Insekt (plur. die Insekten)

lucciola = der Leuchtkäfer, das Glühwürmchen; 

falena = der Nachtfalter

farfalla = der Schmetterling, der Falter

ape = die Biene

mosca = die Fliege

vespa = die Wespe

calabrone = die Hornisse

formica = die Ameise

zanzara = die Mücke

 

 

 

------------------------------------------Unterricht vom 22. April-------------------------------------------------

 

1. Jahr

Zu übersetzen:

1. L’amica con cui sono andata al cinema non si è tanto divertita perché abbiamo visto un film che 

è durato troppo a lungo.

divertirsi = sich amüsieren

durare = dauern (ausil. haben)

2. L’appartamento che abbiamo ereditato da mio padre è troppo lontano dal centro, così mio fratello dice che dobbiamo venderlo.

ereditare qc da qd = etwas von jdm erben

3. Gli automobilisti le cui auto sono troppo inquinanti non possono entrare in centro.

inquinante = umweltschädlich oppure: der/die/ das für die Umwelt schädlich ist

4. Non trovo più il libro che la ragazza mi ha regalato a Natale.

 

AGGETTIVO E PRONOME INTERROGATIVO: Welcher/welche/welches

quale? Quali?

N welcher, welche, welches?

G welches, welcher, welches?

D welchem, welcher, welchem?

A welchen, welche, welches?

N PLUR welche?

G PLUR welcher?

D PLUR welchen?

A PLUR welche?

 

 

Welches Hemd möchten Sie kaufen? = Quale camicia (compl oggetto: accusativo neutro) vorrebbe comprare? (das Hemd = la camicia die Hemden)

Welchen Hut hatte er auf? Quale cappello (compl oggetto: accusativo maschile) indossava? (der Hut = il cappello, plur die Hüte; aufsetzen = mettersi in testa, aufhaben = avere in testa)

Welche Krawatte trug er? Quale cravatta (compl oggetto: accusativo femminile) portava? (tragen = portare, preterito: er trug)

Welcher Koffer gehört Ihnen = Quale valigia (soggetto: nominativo maschile) Le appartiene (der Koffer = la valigia, gehören + D = appartenere a)

 

welche, welche, welches è anche PRONOME INTERROGATIVO, ma, dal punto di vista grammaticale, la declinazione è la stessa

ho qui due cappelli: quale (pronome interrogativo, compl oggetto, quindi accusativo sing maschile) vorresti avere?

ich habe hier zwei Hüte: welchen möchtest du haben?

Dort stehen zwei Häuser: welches gehört dir? 

Welches ist dein Haus?

 

tradurre

Ieri ho incontrato alcuni amici. Quali?

Con quale collega (der Kollege) vai a Milano?

Ho messo fuori posto (verlegen) i miei occhiali. Quali? Quelli vecchi.

Quale di (= tra) questi libri ha già finito di leggere (fertig lesen)?

Stasera andiamo al ristorante con mia figlia. Con quale? Con la maggiore (die ältere).

Ho telefonato a un vecchio collega. Quale? Tu non lo conosci, si chiama Joachim. Ah, quello! Me ne hai parlato spesso, ma non l’ho mai incontrato.

In quale occasione hai parlato recentemente (zu letzt, zum letzten Mal) tedesco? Quando ho fatto visita a una amica a Norimberga. Quale? Quella che ho conosciuto a Erfurt quando ero studente. 

Di quale passeggero (der Passagier) è questa valigia?

 

Gestern traf ich einige Freunde. Welche?

Mit welchem Kollegen fährst du nach Mailand?

Ich verlegte meine Brille. Welche? Die alte.

Welches unter diesen Büchern hast du fertig gelesen?

Heute abend gehen wir mit meiner Tochter ins Restaurant (in ein Gasthaus). Mit welcher? Mit der älteren.

Ich habe einen alten Kollegen angerufen. 

Welchen? 

Du kennst ihn nicht, er heißt Joachim. Ach so, der! Du hast mir oft von ihm erzählt, ich habe ihn aber nie getroffen (nie gesehen).

Bei welcher Gelegenheit sprachst du zum letzten Mal Deutsch? 

Als ich eine Freundin in Nürnberg besuchte. 

Welche? 

Die ich in Erfurt kennengelernt hatte, als ich dort studierte.

Welchem Passagier gehört dieser Koffer?

 

4. Jahr

Zu übersetzen

1. Non l’ho salutato perché l’ho scambiato per un altro. È molto cambiato.

2. Al posto del mio cellulare che avevo posato qui sula sedia ce n’è un altro. Qualcuno deve averli scambiati.

3. Dopo esserci incontrati ci siamo scambiati i numeri di cellulare.

4. I tempi sono irrimediabilmente cambiati e noi dobbiamo cambiare le nostre abitudini.

5. Sono dovuta tornare al negozio per cambiare la camicia che avevo acquistato il giorno prima.

 

Wortschatzerweiterung: Rat

in origine il Germ *rat significava “qualcosa che serve al sostentamento”. Ancor oggi

der Vorrat = la provvista: vor = davanti, prima + rat

der Unrat = l’immondizia: un- con valore negativo (cfr. der Sinn = il senso → der Unsinn = la sciocchezza; parteilich = di parte, partitico → unparteilich = obiettivo)

das Gerät = l’attrezzo: ge- con valore causativo e/o collettivizzante (cfr. der Sinn →  die Gesinnung = l’intendimento, sprechen →  das Gespräch = il colloquio)

das Hausrat = masserizie

der Verrat = il tradimento (verraten = tradire, der Verräter = traditore)

die Heirat = il matrimonio ← Heim “casa, famiglia” + rat “sostentamento”: l’unione di 2 persone (allora solo maschio e femmina) per fondare e mantenere una nuova casa, famiglia

NB die Heirat = matrimonio come condizione (jdn heiraten = sposare qd, sich mit jdm verheiraten = sposarsi con qd)

die Ehe = matrimonio come contratto: ← mhd ehe, ewe = legge, contratto (cfr ewig = eterno) 

ewa, ewe (ehe) viene usato per tradurre il latino “testamentum”: diu alte, diu niuwe ewe

 

Già in antico alto tedesco “rat” ha il valore non più solo di oggetto, ma anche di  “provvedimento,  suggerimento che serve (al sostentamento)” → consiglio

der Rat = 

a) il consiglio (come suggerimento); plurale die Ratschläge (der Ratschlag = consiglio come suggerimento)

beraten = tenere consiglio

ich gebe dir einen guten Rat = ti do un buon consiglio

jdm einen Rat erteilen = impartire un consiglio

sinonimi: der Tip = il suggerimento, die Empfehlung = la raccomandazione (empfehlen, er empfiehlt, er empfahl, er hat empfohlen = raccomandare)

der Hinweis =  l’indicazione, l’avvertimento, il rimando (einen auf + A hinweisen = rimandare uno a qc; hinweisen, er wies hin, er hat hingewiesen)

der Vorschlag = la proposta (vorschlagen, er schlägt vor, er schlug vor, er hat vorgeschlagen = proporre)

der Wink = il cenno

 

b) il consiglio (come organo)  →  plur die Räte

der Stadtrat = il Consiglio comunale; er wurde zum Stadtrat gewählt = fu eletto (wählen = scegliere, eleggere) nel Consiglio comunale

 

c) il consigliere (come titolo, carica o membro di un consiglio), mentre il consigliere come colui che dà un consiglio = der Ratgeber (cfr geben = dare)

der Geheime Rat = il Consigliere Segreto

 

Diktat und Lesetext: Digitale Welt

Mein Enkel Peter studiert jetzt Jura und ist ein allseits interessierter junger Mann geworden. Als er 11 Jahre alt war, saß er hinter mir im Auto und war (wie immer) unstörbar in sein Smartphone vertieft. Es war ein regentrüber Tag in Hamburg. Um ihn von seinem Smartphone abzulenken, machte ich mit ihm ein Interview, wie er es vom Fernsehen kannte, indem ich ihm ein fiktives Mikrophon vor den Mund hielt. Meine erste Frage: „Herr Peter, Sie leben weitgehend in der digitalen Welt, in der Sie sich gut auskennen. Ich möchte Ihnen mitteilen, dass es ausserhalb der digitalen Welt auch eine reale Welt gibt. Peter antwortete: „Das glaub` ich nicht!“ Meine nächste Frage: „ Peter, legen Sie für einen Moment das Smartphone zur Seite und schauen Sie aus dem Fenster! Was sind ihre Eindrücke bei dieser ersten Begegnung mit der realen Welt?“ (Zur Erinnerung: Es war ein düsterer, regentrüber Tag,) Peter sah aus dem Fenster und antwortete: „Mmhh, - man kann die Helligkeitswerte nicht einstellen!“ Hier endete das Interview, denn mir fiel nichts mehr ein, denn er hatte völlig Recht.

Wortschatzerweiterung 

unstörbar = ohne dass es möglich war, ihn dabei zu stören = indisturbabile, imperturbabile

weitgehend = fast vollständig, nahezu gänzlich, umfangreich

 

einstellen = (qui) aggiustare

 

 

 

-----------------------------------------------------Unterricht vom 15. April-------------------------------------------------------------

2. Jahr

Pronome relativo 

1. der die das

Nom. 

der Mann, der ...  L’uomo che  (il quale)

die Frau, die ...   La donna che (la quale)

das Kind, das ...  Il bimbo che (il quale)

Gen. 

der Mann, dessen ...  L’uomo, del quale, il/la cui

die Frau, deren ...    La donna, della quale, il/la cui

das Kind, dessen ...  Il bimbo, del quale, il/la cui

Dat. 

der Mann, dem ... L’uomo, al quale, cui

die Frau, der ...  La donna, alla quale,  cui

das Kind, dem ...  Il bimbo, al quale, cui

Acc. 

der Mann, den ...  

die Frau, die ...  

das Kind, das ...  

 

PLURALE

Nom. die Männer, Frauen, Kinder, die ... Gli uomini ecc, che (i quali)

Gen. die Männer, Frauen, Kinder, deren ... Gli uomini ecc, dei quali

Dat. die Männer, Frauen, Kinder, denen ... Gli uomini ecc, ai quali

Acc. die Männer, Frauen, Kinder, die ... 

 

La proposizione relativa è una proposizione secondaria, quindi il verbo di forma finita va alla fine:

der Mann, der mir gestern das Buch gab, ist kein Bibliothekar = l’uomo che (pron. relativo) mi diede ieri un libro non è un bibliotecario

l’uomo non è un bibliotecario: proposizione principale

che ieri mi diede un libro: proposizione subordinata relativa

der Freund, den wir heute im Restaurant treffen, kommt von Genua = l’amico che (pron. relativo, compl. oggetto: accusativo) noi oggi incontriamo al ristorante viene da Genova

der Mann, dessen Auto kaputt ist, ist ein Freund meiner Tochter = l’uomo, la cui auto è rotta è un amico di mia figlia

die Frau, deren Handtasche ich fand, war mir sehr dankbar  = la donna, la cui borsetta trovai mi fu molto riconoscente

die Taten, deren er sich rühmt, sind meist gelogen = le gesta, le azioni, delle quali egli si vanta, sono per lo più inventate

die Freunde, mit denen wir gestern zu Abend im Restaurant aßen, wollten unbedingt die Rechnung bezahlen = gli amici con i quali ieri sera cenammo al ristorante vollero assolutamente pagare il conto

 

2. antiquato: welcher, welche, welches = il quale, la quale

die Schüler, welche dieses Buch gelesen haben, halten es für sehr interessant = die Schüler, die dieses Buch gelesen haben, halten es für sehr interessant

der Freund, mit welchem meine Tochter jetzt umgeht, wohnt nicht in Genua = der Freund, mit dem meine Tochter jetzt umgeht, wohnt nicht in Genua

der Mann, welchen ich heute im Büro traf, sprach fließend Deutsch = der Mann, den ich heute im Büro traf, sprach fließend Deutsch

 

Welcher, welche welches viene usato per evitare troppe ripetizioni di der, die, das:

Questo è l’uomo che deve ancora dei soldi a quella donna =  Das ist der Mann, welcher (invece che: der) der Frau noch Geld schuldet 

Raccolsi il foglio che il bimbo aveva perduto = Ich hob das Blatt auf, welches (invece che: das) das Kind verloren hatte. 

Coloro che amavano la libertà non si piegarono = Die, welche (invece: die) die Freiheit liebten, beugten sich nicht

 

Le forme del genitivo singolare (welches, welcher, welches) e del genitivo plurale (welcher) sono in disuso e si usano dessen, deren dessen, plurale deren (vedi sopra)

 

Diktat: Beschreibung (4. Teil)

 

Nein, das war das Schaufenster eines Obst- und Gemüseladens (negozio di frutta = das Obst e verdura = das Gemüse)

 

Nein, das war das Schaufenster eines Haushaltswarengeschäfts 

(negozio di casalinghi: der Haushalt = faccende di casa; nucleo familiare; bilancio; die Ware = la merce) / 

Nein, das war das Schaufenster eines Waffengeschäfts (armeria: die Waffe = l’arma) / 

 

 

Nein, das war das Schaufenster von einem Autozubehörgeschäft (negozio di autoaccessori) /  [das Zubehör = l’accessorio]

eines Autozubehörgeschäfts

 

Nein, er stand vor dem Schaufenster eines Wäschegeschäfts (negozio di biancheria intima = die Wäsche) /

Nein, das war das von einem Schuhgeschäft (negozio di calzature. der Schuh) /

Nein, das war das Schaufenster eines Delikatessengeschäfts (negozio di Delikatessen)

Nein, das war das Schaufenster von einer Metzgerei (macelleria, der Metzger = il macellaio)

Nein, das war das von einer Bäckerei (panetteria, der Bäcker = il formaio, panettiere; backen, er backt/er bäckt, er backte, er hat gebacken = cuocere al forno)

Nein, das war das Schaufenster einer Apotheke (farmacia)

Nein, das war das einer Drogerie

Nein, das war das eines Reformhauses (erboristeria)

und schien, die Waren zu beobachten / 

und musterte die ausgestellten Waren [mustern = ispezionare, passare in rassegna]

 

4. Jahr

Wortschatzerweiterung: cambiare, scambiare

cambiare (transitivo) qc

wechseln = mettere qc al posto di un’altra

an einem Auto die Räder wechseln = cambiare le ruote (gomme) a un’auto

Geld wechseln

(den) Platz wechseln

Thema wechseln

 

eine Glühbirne (eine Birne) auswechseln = sostituire una lampadina

 

ändern = fare diversamente, fare diverso

cambiare piano = einen Plan anders machen, ändern

cambiare rotta = den Kurs ändern

 

cambiare (intransitivo)= sich ändern 

das Wetter ändert sich

die Zeiten ändern sich = i tempi cambiano

die Verhältnisse ändern sich = le circostanze cambiano

mein Freund hat sich sehr geändert = il mio amico è molto cambiato

 

altrimenti verbo con prefisso separabile um-

umsteigen = cambiare treno

umschalten = cambiare marcia (der Schalter = interruttore), ma anche cambiare lingua; cambiare canale TV

umziehen = cambiare casa

sich umziehen, sich umkleiden = cambiarsi d’abito

die Ware umtauschen = cambiare la merce (prendere qc al posto di qc altro)

cambiare modo di pensare = umdenken

far cambiare idea a qd = jdn umstimmen

 

scambiare (barattare) = prendere (consapevolmente) qc al posto di qc  = tauschen

ich habe ein paar Zigaretten gegen Brot getauscht

wir haben Briefmarken getauscht = ci siamo scambiati francobolli

 

fare il cambio con qd = mit jdm tauschen

 

scambiare (prendere erroneamente qc al post di qc) = vertauschen

wir haben unsere Regenschirme vertauscht

 

scambiare (ritenere erroneamente qd al posto di un qd altro) = verwechseln

ich habe ihn für einen Studenten verwechselt = l’ho preso / scambiato per uno studente (e non lo era)

 

scambiarsi (comunicarsi l’uno con l’altro qc) = austauschen

wir haben uns unsere Meinungen ausgetauscht = ci siamo scambiati le (nostre) opinioni

 

Lesetext

Heinrich Mann, Professor Unrat oder Das Ende eines Tyrannen (Roman, 1905)

Da er Raat hieß, nannte die ganze Schule ihn Unrat. Nichts konnte einfacher und natürlicher sein. Der und jener Professor wechselten zuweilen ihr Pseudonym. Ein neuer Schub Schüler gelangte in die Klasse, legte mordgierig eine vom vorigen Jahrgang noch nicht genug gewürdigte Komik an dem Lehrer bloß und nannte sie schonungslos bei Namen. Unrat aber trug den seinigen seit vielen Generationen, der ganzen Stadt war er geläufig, seine Kollegen benutzten ihn außerhalb des Gymnasiums und auch drinnen, sobald er den Rücken drehte. Die Herren, die in ihrem Hause Schüler verpflegten und sie zur Arbeit anhielten, sprachen vor ihren Pensionären vom Professor Unrat. […] 

Man brauchte nur auf dem Schulhof, sobald er vorbeikam, einander zuzuschreien: »Riecht es hier nicht nach Unrat?« Oder: »Oho! Ich wittere Unrat!«

Und sofort zuckte der Alte heftig mit der Schulter, immer mit der rechten, zu hohen, und sandte schief aus seinen Brillengläsern einen grünen Blick, den die Schüler falsch nannten, und der scheu und rachsüchtig war: der Blick eines Tyrannen mit schlechtem Gewissen, der in den Falten der Mäntel nach Dolchen späht. Sein hölzernes Kinn mit dem dünnen, graugelben Bärtchen daran klappte herunter und hinauf. Er konnte dem Schüler, der geschrien hatte, »nichts beweisen« und musste weiter schleichen auf seinen magern, eingeknickten Beinen und unter seinem fettigen Maurerhut.

 

Da questo romanzo fu tratto nel 1930 il film Der blaue Engel,  diretto da Josef von Sternberg, film che ebbe grandissimo successo e rese famosa Marlene Dietrich nel ruolo della cantante  Lola che si esibisce nel locale „Der blaue Engel“.

Celebre la canzone „Ich bin von Kopf bis Fuß auf Liebe eingestellt“

 

Diktat: Digitale Welt (1. Teil)

Mein Enkel Peter studiert jetzt Jura und ist ein allseits interessierter junger Mann geworden. Als er 11 Jahre alt war, saß er hinter mir im Auto und war (wie immer) unstörbar in sein Smartphone vertieft. Es war ein regentrüber Tag in Hamburg. Um ihn von seinem Smartphone abzulenken, machte ich mit ihm ein Interview, wie er es vom Fernsehen kannte, indem ich ihm ein fiktives Mikrophon vor den Mund hielt.  

 

------------------------------------------ Unterricht vom 8. April -----------------------------------------------

 

2. Jahr

 

Übersetzen Sie

 

 i diritti del cuore contro quelli della legge

die Rechte des Herzens gegen jene des Gesetzes

gli uomini di buona volontà

die Menschen guten Willens

la Grandeur (der Größenwahn, Größenwahnsinn) dei francesi

der Größenwahn der Franzosen

è venuta con il suo consorte

sie kam mit ihrem Gatten sie ist… gekommen

la lotta di un drago contro un gigante

der Kampf eines Drachen gegen einen Riesen

telefono a mio nipote

ich rufe meinen Neffen an 

ich telefoniere mit meinem Neffen

la dichiarazione (die Aussage) di quel testimone

die Aussage dieses Zeugen

il professore non si fida (trauen+D) molto dei suoi giovani assistenti e questi non amano troppo il loro professore

der Professor traut seinen jungen Assistenten nicht sehr und diese lieben ihren Lehrer nicht zu sehr

le pecore di questo pastore

die Schafe (der Hirt) dieses Hirten   (der Schäfer)  dieses Schäfers

la battaglia dei cristiani contro i pagani

der Kampf der Christen gegen die Heiden

si è sposata con un cinese

sie heiratete einen Chinesen - sie hat einen Chinesen geheiratet

sie hat sich mit einem Chinesen verheiratet – sie verheiratete sich mit einem Chinesen

la promessa di un marinaio (tradurre letteralmente, altrimenti: leeres Versprechen)

das Versprechen eines Seemanns / eines MatrosenWortschatzerweiterung: stecken

stecken v. transitivo (ausiliare: haben): infilare (etwas in + A)

etwas in die Tasche stecken

er hat seine Hände in die Taschen gesteckt = ha infilato le mani in tasca

 

etwas stecken lassen = lasciare infilato

den Stecker in der Steckdose stecken lassen = lasciare la spina infilata nella presa

 

stecken v. intransitivo (ausiliare: haben)= restare, essere infilato (festsitzen), colloquiale = essere, stare, essersi cacciato

wo steckt das Buch? = dove s’è cacciato il libro?

wo hast du denn gesteckt? = dov’eri mai, dove mai ti eri cacciato?

die Nadel steckt in Holz = il chiodo è piantato (fisso, saldamente) nel legno

in diesem Buch stecken viele Ungenauigkeiten = in questo libro ci stanno molte imprecisioni

 

stecken bleiben (ausiliare: sein) = restare bloccato, arenarsi

die Verhandlungen sind stecken geblieben = le trattative si sono arenate / bloccate

ich bin im Verkehr stecken geblieben = sono restato incagliato nel traffico

 

Complemento di specificazione e di possesso – genitivo sassone 

Il complemento di specificazione e di possesso viene solitamente espresso dalla preposizione von + dativo, oltre che con il genitivo semplice

das Auto von einem Freund – das Auto eines Freundes

der Traum von jedem Mann / von jeder Frau – der Traum jedes Mannes, jeder Frau

der Garten von meinem Haus – der garten meines Hauses

die Rechnung vom (von+dem) Zahnarzt – die Rechnung des Zahnarztes

das Buch von meinem Professor – das Buch meines Professors

das Motorrad vom Polizisten – das Motorrad des Polizisten

 

Il complemento di specificazione e di possesso dei nomi propri e geografici può essere espresso dal semplice genitivo, aggiungendo -s al nome oppure con von + D 

Das ist das Auto Marios oppure von Mario

frequentemente si antepone il complemento di specificazione (ossia il nome del proprietario) al sostanti cui si riferisce, in questo caso non si usa l’articolo (cosiddetto genitivo sassone)

das ist Marios Auto

Italiens Städte sind sehr schön.

per i nomi terminanti già in -s, -x, o -z è meglio usare von: das ist das Haus von Klaus

(è possibile però das ist Klaus’ Haus)

das Auto von Franz (antiquato: Franzens Auto) fährt nicht sehr schnell = l’auto di Franz non va molto veloce

Die Freundin von Max (antiquato: Maxens Freundin) besucht die Universität in Wien = l’amica di Max frequenta l’università a Vienna

 

Diktat: Beschreibung eines Mannes

Wo stand er? Was machte er?

Er stand an der Ampel und schien, auf das grüne Licht zu warten. [scheinen, er schien, er ist geschienen = sembrare]

Rannte er dann über die Straße? [rennen, er rannte, er ist gerannt = correre]

Nein, er ging schnell um die Ecke und verschwand aus meiner Sicht. [verschwinden, er verschwand, er ist verschwunden = sparire]

Nein, er stand vor dem Schaufenster (vetrina) eines Bekleidungsgeschäfts (negozio di abbigliamento: negozio = das Geschäft, anche der Laden, talvolta die Handlung) 

Nein, das war das Schaufenster eines Lebensmittelgeschäfts (negozio di alimentari) / eines Lebensmittelladens 

 

4. Jahr

 

Lesetext

Familie Müller plant ihren Urlaub. Sie geht in ein Reisebüro und lässt sich von einem Angestellten beraten. Als Reiseziel wählt sie Mallorca aus. Familie Müller bucht einen Flug auf die Mittelmeerinsel. Sie bucht außerdem zwei Zimmer in einem großen Hotel direkt am Strand. Familie Müller badet gerne im Meer.

Am Abflugtag fahren Herr und Frau Müller mit ihren beiden Kindern im Taxi zum Flughafen. Dort warten schon viele Urlauber. Alle wollen nach Mallorca fliegen. Familie Müller hat viel Gepäck dabei: drei große Koffer und zwei Taschen. Die Taschen sind Handgepäck. Familie Müller nimmt sie mit in das Flugzeug. Am Flugschalter checkt die Familie ein und erhält ihre Bordkarten. Die Angestellte am Flugschalter erklärt Herrn Müller den Weg zum Flugsteig. Es ist nicht mehr viel Zeit bis zum Abflug. Familie Müller geht durch die Sicherheitskontrolle. Als alle das richtige Gate erreichen, setzen sie sich in den Wartebereich. Kurz darauf wird ihre Flugnummer aufgerufen und Familie Müller steigt mit vielen anderen Passagieren in das Flugzeug nach Mallorca. Beim Starten fühlt sich Herr Müller nicht wohl. Ihm wird ein wenig übel. Nach zwei Stunden landet das Flugzeug. Am Gepäckband warten alle Passagiere noch auf ihr fehlendes Gepäck. Danach kann endlich der Urlaub beginnen.

 

Fragen zum Text

 

 MW (merke wohl = NB, nota bene)

der Passagier, der Fahrgast

der blinde Passagier = il (passeggero) clandestino (chi viaggia senza biglietto = der Schwarzfahrer)

der blinde Alarm = il falso allarme

blind schießen = sparare a salve ≠ sparare alla cieca = aufs Geradewohl losschießen, schießen

die blinde Patrone = il proiettile a salve

cronaca nera = Verbrechens- und Unfallberichte

borsa nera = der Schwarzhandel

mercato nero = der Schwarzmarkt

giornata nera = der Unglückstag

una pagina nera = ein dunkler Tag

mettere nella lista nera = jdn in die schwarze Liste eintragen

fondi neri = Schwarzgelder

lavorare in nero = schwarz arbeiten

l’uomo nero = der Schwarze Mann

ometto nero (gioco di carte) = der Schwarze Peter

fare un occhio nero = jdm ein blaues Auge schlagen

essere la bestia nera per qd = für jdn das Schreckgespenst sein (der Schreck = lo spavento  + das Gespenst = lo spettro)

Fragen zum Text

1. Worum geht’s?

Wir sprechen über die Abreise der Familie Müller nach Mallorca auf die Insel M

Diese Kurzgeschichte beschreibt die Reise /Abreise der Familie Muller  nach M

Hier wird die  Abreise der F M nach M beschrieben

Es geht um die Abreise der F M nach M

2. Wie wählt Familie Müller ihr Urlaubsziel aus?

F M geht in ein Reisebüro, um ihren Urlaub auszuwählen. um das Reiseziel ihres Urlaubs auszuwählen

sie bitten einen Angestellten eines Reisebüros um einen Rat, Ratschlag

sie fragen einen Angestellten nach den möglichen Reisezielen

3. Wie erreicht Familie Müller ihr Reiseziel?

Familie M erreicht ihr Reiseziel mit dem Flugzeug

4. Was für ein Gepäck führt Familie Müller in dieser Reise mit? (anders ausgedrückt:) Was für ein Gepäck schleppen die Müllers mit?

F M hat viel Gepäck: drei große Koffer und zwei Handtaschen

5. Wann dürfen die Müllers an Bord gehen?

Die Müllers dürfen an Bord gehen, als ihre Flugnummer aufgerufen wird und nachdem sie die Sicherheitskontrolle passiert haben.

so bald ihre F... aufgerufen wird

nachdem  .. und sie … passiert haben

 

Wortschatzerweiterung: sfida – Herausforderung

sfida, sfidare ← disfida, disfidare = (togliere: dis-) a qd la fede, rinnegare qd, quindi provocarlo

diffidatio

 

sfida =  die Herausforderung

sfidare qd = jdn herausfordern

heraus = fuori (her: verso colui che parla) + fordern = chiedere, Forderung = richiesta, pretesa, esigenza

quindi “(il) chiamare fuori (verso di me)”

fordern = richiedere, pretendere, esigere

[mhd vordern da vorder (davanti) in origine: far venire avanti]

 

Rechenschaft fordern = chiedere conto

Schadenersatz fordern = chiedere risarcimento (der Ersatz = la sostituzione, jdn ersetzen sostituire qd) danni (der Schaden)

Gerechtigkeit fordern = chiedere, esigere giustizia

jdn zum Zweikampf fordern = sfidare qd a duello (der Zweikampf)

jdn vor Gericht fordern = citare qd in tribunale (das Gericht)

 

fördern = promuovere, favorire, incentivare, sostenere, incoraggiare, portare fuori (alla luce, estrarre)

die Förderung = incentivo, promozione

die Künste fördern = sostenere, incoraggiare, promuovere le arti (die Kunst → die Künste)

[NB Kunst corradicale di können:: quindi “arte” = saper fare, cfr arti medievali = artigianati;

ancora ora Kunst può essere sinonimo di Fähigkeit (capacità), Fertigkeit (capacità acquisita): die Kunst des Lesens und des Schreiben = la capacità di leggere e scrivere; hier kannst du deine Künste zeigen = qui puoi mostrare le tue capacità]

eine Neigung fördern = assecondare un’inclinazione

die Fantasie fördern = stimolare la fantasia

Kohle, Erdöl fördern = estrarre (di minerali) carbone, petrolio

(zu Tage) fördern = portare alla luce

 

--------------------------------------------Unterricht vom 25. März-----------------------------------------------------

 

2. Jahr

 

Genitivo

 

M des  eines  keines  meines  dieses jenes  jedes

N  des eines  keines   meines dieses  jenes  jedes

F  der  einer   keiner   meiner  dieser  jener  jeder

 

PLUR M, F, N   der,  keiner, meiner, dieser, jener

 

1. La grande maggioranza dei sostantivi maschili e neutri prendono al genitivo singolare il suffisso -(e)s

 

Das ist das Auto meines Freundes / meiner Freundin = è l’auto del mio amico / della mia amica

Das ist der Traum jedes Mannes / jeder Frau = è il sogno di ogni uomo / di ogni donna

Das ist der Garten meines Hauses = è il giardino della mia casa

Die Rechnung meines Zahnarztes ist sehr teuer = il conto del mio dentista è molto caro

 

2. prendono invece -(e)n al genitivo singolare e in tutti gli altri casi (tranne nominativo singolare) i sostantivi della cosiddetta declinazione debole:

1) i MASCHILI in -e indicanti nazionalità: 

der / ein Franzose, der Grieche, der Pole, der Türke, der Schwede, der Chinese, der Russe, der Brite:

der Franzose

des Franzosen, 

dem Franzosen

den Franzosen

PLURALE 

die Franzosen, 

der Franzosen

den Franzosen

die Franzosen

2) i segg. sostantivi maschili  che terminano in -e:

Affe = scimmia, Bote = messaggero, Bube = fante (gioco carte), briccone, Bürge = mallevadore, Bursche = giovanotto, Drache = drago, Erbe = erede, Falke = falco, Gatte = consorte, Geselle = apprendista, Hase = coniglio, Heide = pagano, Jude = giudeo, Junge = giovane, Insasse = passeggero, ospite (di ricovero), Knabe = ragazzo, Kunde = cliente, Laie = laico, profano, Löwe = leone, Matrose = marinaio, Neffe = nipote (di zio), Pfaffe = prete, Rabe = corvo, Riese = gigante, Schurke = canaglia, farabutto, Sklave = schiavo, Zeuge = testimone: 

der Zeuge, 

des Zeugen, 

dem Zeugen, 

den Zeugen, 

PLURALE 

die Zeugen, 

der Zeugen ecc

3) i segg. sostantivi maschili  che originariamente terminavano in -e:

Bär = orso, Barbar = barbaro, Christ = cristiano, Fürst = principe, Graf = conte, Held = eroe, Herr = signore, Hirt = pastore, Husar = ussaro, Mensch = essere umano, Mohr = moro, Ochs = bue, Pfau = pavone, Prinz = principe, Schelm = briccone, Spatz = passerotto, Vorfahr = antenato: 

der Mensch, des Menschen, dem Menschen, die Menschen

PLURALE die Menschen, G: der Menschen D: den Menschen, A: die Menschen

4) sostantivi maschili di origine straniera con i suffissi -ant, -ent, -ist

der Asylant (= il richiedente asilo), G: des Asylanten, D: dem Asylanten, A: den Asylanten, PLUR: die Asylanten, der Asylanten, den Asylanten, die Asylanten

der Assistent, des Assistenten, dem Assistenten, den Assistenten

der Polizist, des Polizisten, dem Polizisten, den Polizisten

 

2.1. ma non rientrano in questa declinazione i sostantivi di origine straniera che non hanno l’accento sull’ultima sillaba 

der Doktor – des Doktors, - dem Doktor, PLURALE die Doktoren, der Doktoren ecc 

der Professor – des Professors – dem Professor PLURALE die Professoren, der Professoren ecc

 

2.3. si declinano in modo misto

il cuore = das Herz, G: des Herzens, D: dem Herz(en), A: das Herz, PLURALE die Herzen, der Herzen, den Herzen, die Herzen

la volontà = der Wille / der Willen, G: des Willens, D: dem Wille/ dem Willen, A: den Wille / den Willen, PLURALE die Willen

 

Übung

i diritti del cuore contro quelli della legge

gli uomini di buona volontà

la Grandeur (der Größenwahn, Größenwahnsinn) dei francesi

è venuta con il suo consorte

la lotta di un drago contro un gigante

telefono a mio nipote

la dichiarazione (die Aussage) di quel testimone

il professore non si fida (trauen+D) molto dei suoi giovani assistenti e questi non amano troppo il loro professore

le pecore di questo pastore

la battaglia dei cristiani contro i pagani

si è sposata con un cinese

la promessa di un marinaio (tradurre letteralmente, altrimenti: leeres Versprechen)

 

Diktat: Beschreibung (2. Teil)

 

 

Was trug er? Was hatte er an?  

etwas anhaben

Er trug eine grüne / graue / blaue / braune Jacke.

Er trug eine Lederjacke (giacca di pelle) / eine Windjacke (giacca a vento)  

[das Leder = cuoio; der Wind = il vento]

Er trug nur eine gelbe / grüne / blaue / graue Strickjacke (soltanto un maglione…)

Er trug eine wetterfeste Jacke (giacca impermeabile)

das Wetter = il tempo atmosferico

Er trug einen blauen / grünen / brauen Mantel.

Mit einem Schal / einem Wollschal (sciarpa di lana) / Seidenschal (sciarpa di seta, foulard)

Er trug einen weißen / gelben / hellen Regenmantel.

er trag einen dunkeln  Regenmantel (dunkelen) dunklen

Hatte er etwas in der Hand? Nein, er hatte nichts in der Hand.

Ja, er hatte einen braunen/ schwarzen Handkoffer, Aktenkoffer (valigetta) in der Hand. 

Er trug einen Regenschirm.

Ja, er hatte / er trug ein Köfferchen / einen kleinen Koffer.

der Koffer

-chen

-lein

Ja, er hatte eine schwarze, lederne (di pelle) Herrentasche / eine Herrenhandtasche (borsello).

Damentasche vs Herrentasche

Nein, er hatte die Hände in den Taschen. / Er hatte beide Hände in die Taschen gesteckt (aveva infilato…

stecken er steckte, er hatte gesteckt

(er stak)

a) transitivo ertwas in + A stecken

b) intransitivo (haben)

beide Hände steckten in den Taschen

wo hast du dann gesteckt?

wo stecken meine Brillen?

wo steckt doch das verdammte Buch?

 

stecken bleiben

ich bin im Verkehr stecken geblieben

 

4. Jahr

 

Wortschatzerweiterung

 

kaputt ← (17. Jh) franc faire capot, être capot (1642: sbancare, vincere totalmente a carte, essere sbancato, vinto totalmente a carte senza segnare neanche un punto) cfr. italiano “fare cappotto” (accolto 1797)

capoter = rovesciare, rovesciarsi (cfr italiano capottare)

(altra ipotesi. dalla lingua venatoria)

 

kaputt = rotto (entzwei, zerschlagen, defekt)

eine kaputte Schuhe

ein kaputter Arm

die Vase ist kaputt (gegangen) = il vaso è rotto (si è rotto)

 

(ganz) kaputt = sfinito (erschöpft)

ich bin ganz kaputt = sono stanchissimo, sfinito

 

mosca bianca (indica rarità, ma in senso positivo): spagn perro verde (cane verde), franc mouton à cinq pattes (pecora a cinque zampe), ingl black swan (cigno nero), ted. weißer Rabe (corvo bianco)

 

pecora nera (indica rarità in senso negativo) ted. das schwarze Schaf, ingl. black sheep; franc. mouton noir; spagn oveja negra

ricollegato all’archetipo: “bianco” = bene vs “nero” = male

 

capro espiatorio: ted. der Prügelknabe (der Prügel = botte, percossa + der Knabe = il ragazzo)

als Prügelknabe dienen = servire, fungere da capro espiatorio

den Prügelknabe für jdn abgeben = fare / servire da capro espiatorio per / al posto di qd

ingl. scapegoat

franc bouc émissaire = agnello sacrificale

bouc = becco, capro, caprone; émissaire = incaricato, emissario

 

il brutto anatroccolo = das hässliche Entlein (diminutivo die die Ente = anatra)

fiaba di Hans Christian Andersen (1843 e 1844)

 

il principe azzurro = der Märchenprinz (das Märchen = la fiaba)

svegliare con un bacio = jdn wachküssen

 

la cattiva matrigna = die böse Stiefmutter (ingl. stepmother)

la natura matrigna = die stiefmütterliche Natur

il patrigno = der Stiefvater (ingl. stepfather)

il figliastro = der Stiefsohn, das Stiefkind (ingl. stepson)

il fratellastro = der Stiefbruder (anche Halbbruder) (ingl. step brother)

la sorellastra = die Stiefschwester (anche Halbschwester) (ingl. stepsister)

G + stief (ingl. step) = deprivato, derubato, reso orfano

 

Lesetext

Das Militärhistorische Museum in Dresden widmet sich der legendenumwobenen Elitetruppe der Wehrmacht, den Fallschirmjägern. Was am Mythos rund um Eben-Emael, Kreta und Monte Cassino stimmt – und was nicht.

(von Sven Felix Kellerhof, “Die Welt” vom 7.06.2021)

 

Um im Krieg hinter den gegnerischen Linien ganz auf sich gestellt seinen Auftrag zu erledigen, braucht man schon großen Mut und besondere Fähigkeiten. In dieser schlichten und zweifellos richtigen Feststellung wurzelt bei wahrscheinlich allen Luftlandeverbänden seit der Erfindung dieser Truppenform in den 1930er-Jahren die Überzeugung, eine Elite zu sein.

 

So war das auch bei den deutschen Fallschirmjägern, für die sich erst im März/April 1944 durch den Goebbels-Propaganda-Apparat der Beiname „Grüne Teufel“ etablierte. Ihrem Mythos spürt jetzt eine Ausstellung im Militärhistorischen Museum der Bundeswehr in Dresden nach. Erstaunliches Ergebnis: Außer einigen Kommandounternehmen gab es nur einen echten Luftlandeeinsatz. Die deutschen Fallschirmjäger waren bis 1945 vorwiegend als – teilweise motorisierte – Infanterie im Einsatz.

 

1939 gab es genau eine Fallschirmjäger-Division, die 7. Fliegerdivision; sie sollte besonders schwierige Aufgaben übernehmen und galt als begehrt. Sie war der Luftwaffe Hermann Görings unterstellt, weil Hitler den jungen, im nationalsozialistischen Sinne oft hochmotivierten Freiwilligen nicht zumuten wollte, unter den noch im Kaiserreich geprägten Karriereoffizieren des Heeres zu dienen.

[...]

Im Polen-Feldzug kämpften ihre Angehörigen jedoch wie normale Infanteristen am Boden. Den ersten Luftlandeeinsatz gab es am 9. April 1940 beim Überfall auf Norwegen und Dänemark, mit durchwachsenem Erfolg. Die erste ganz große Bewährung gelang einer Sonderformation der Division, der „Sturmgruppe Granit“, die am 10. Mai 1940 das belgische Sperrfort Eben-Emael ausschaltete. Auch andere Überraschungsangriffe in den Niederlanden gelangen den Fallschirmjägern, deren Leistungen nun in der Propaganda groß herausgestellt wurden.

 

Im Zuge des Feldzuges gegen Griechenland besetzten sie am 25. April 1941 den Kanal von Korinth. Der nächste und erste überhaupt massenhafte Luftlandeeinsatz der 7. Fliegerdivision, das „Unternehmen Merkur“ am 20. Mai 1941, wurde dann allerdings zur Katastrophe: Beim Sturm auf Kreta waren von den 10.000 morgens abgesetzten deutschen Fallschirmjägern am Abend nur noch 6000 kampffähig. 40 Prozent Verluste – eine verheerende Bilanz.

 

 

NB. Ansichtssache, questione di punti di vista: Basil H. Liddel Hart, il massimo storico militare britannico, definisce questa impresa “una delle più sbalorditive e audaci imprese dell’intera guerra” (Storia militare della Seconda Guerra Mondiale, Milano 1970, p. 187)

 

 

 

-------------------------------------------------Unterricht vom 11. März ------------------------------------

2. Jahr

Beschreiben Sie jenen Mann.

War er groß? Nein, er war klein.

War er dick? Nein, er war mager, dünn.

Hatte er schwarzes Haar? Nein, er hatte blondes Haar.

Nein, er hatte blondes.

Wie war sein Haar: lang oder kurz geschnitten? 

(kurz schneiden)

Ziemlich lang, mit großen Koteletten (basette).

Sehr lang

Er hatte überhaupt kein Haar. Er war kahl (calvo).

Karl der Kahle, Karl der Große, Karl der Dicke

Sein Kopf (testa) / Sein Schädel (cranio) war glatt rasiert (rasato liscio = rasato bene)

Hatte er einen Bart oder Schnurrbart (baffi)? Nein, er hatte keinen.

Ja, er hatte einen Bart, aber keinen Schnurrbart. 

Wie war sein Bart?

Er hatte / er trug einen schütteren (rada) Bart / einen dichten (folta) Bart / einen ungepflegten (incolta) Bart/ struppigen  (ispida) Bart. 

sein Bart war struppig

pflegen = curare → gepflegt = curato

[einen stachligen Bart = barba pungente] stachlig (stechen = pungere, der Stachel = aculeo, spina)

Hatte er Tätowierungen? Nein, er hatte keine / 

Nein, er hatte keine Tätowierungen. 

Ja, er hatte Tätowierungen.

Ja, er hatte einige Tätowierungen.

Ja, er hatte manche Tätowierungen.

Ja, er hatte viele Tätowierungen.

Ja, er hatte wenige Tätowierungen.

Hatte er einen Hut? Nein, er hatte keinen. / 

Er hatte keinen Hut.

Ja, er hatte / er trug einen Hut mit breiter Krempe (cappello a tesa larga) / eine Mütze (berretto) / eine Kapuze.

Hatte er eine Brille? Ja, er hatte eine Brille. / Ja, er hatte eine Sonnenbrille. / Nein, er hatte keine (Brille).

 

Übung: übersetzen Sie

 Übung: übersetzen Sie

1. Questa camicia costa troppo e io ho troppo poco denaro per comprarla.

Dieses Hemd kostet zu viel und ich habe zu wenig Geld, es zu kaufen

Dieses Hemd ist zu teuer…, um es zu kaufen

2. Il tuo amico non parla molto: è troppo taciturno (schweigsam)

Dein Freund spricht wenig / nicht viel: er ist zu schweigsam

3. Parlavano solo tedesco e non ho capito molto. (e non capii molto)

Sie sprachen nur Deutsch und ich habe nicht viel verstanden (und ich verstand nicht viel)

4. Io non mi sento molto bene.

Ich fühle mich nicht sehr gut

Mir geht es nicht sehr gut

ich fühle mich nicht so lala

5. È venuto solo alle sei (da me) e ha portato solo da bere.

Er kam erst um sechs zu mir und brachte nur Getränke mit

Er ist erst um 6 bei mir angekommen und hat nur etwas zu trinken mitgebracht

(er ist nach Hause / zu seinem Freund / in die Stadt gekommen

ankommen: er ist zu Hause bei seinem in der Stadt angekommen)

zu + D

bei + D

6. Ho troppo da fare e non ho tempo da perdere con le tue domande.

Ich habe zu viel zu tun und habe keine Zeit mit deinen Fragen zu verschwenden

ich muss zu viel tun

7. Mangia troppo e cammina troppo poco.

Er isst zu viel und läuft (geht zu wenig zu Fuß) (spaziert) zu wenig

und wandert zu wenig

spaziert

wandern die Wanderung

und geht zu wenig spazieren

8. Gliene ho parlato e mi sembra (essere) abbastanza interessato.

Ich habe ihm davon erzählt und ich denke, er ist ziemlich interessiert

Ich habe mit ihm darüber gesprochen und er scheint mir ziemlich interessiert (zu sein)

und er sieht ziemlich interessiert aus

aussehen = avere l’aspetto / mostrarsi

AGGETTIVI E PRONOMI INDEFINITI

alle = tutti

N alle = tutti

G aller = di tutti

D allen = a tutti

A alle = tutti (compl oggetto)

 

alle Fahrgäste müssen aussteigen = tutti i passeggeri devono scendere

das Recht aller Menschen auf Freiheit = il diritto di tutti gli uomini alla libertà

zu Weihnachten schenke ich ein Buch allen meinen Freunden = a Natale regalo un libro a tutti i miei amici

 

allo stesso modo si declinano 

einige = alcuni

viele = molti

wenige = pochi

mehrere = parecchi 

andere = altri

manche = parecchi

NB.  con questi aggettivi indefiniti, se sono seguiti da un aggettivo, questo si declina nella “declinazione forte”

einige gute Menschen, G: einiger guter Menschen ecc 

viele gute Menschen, G: vieler guter Menschen ecc

 

alle = tutti

keine =  “nessuni”

NB con questi aggettivi indefiniti, se sono seguiti da un aggettivo, questo si declina nella “declinazione debole”

alle guten Menschen, G: aller guten Menschen ecc

keine guten Menschen, G: keiner guten Menschen ecc

 

N kein, keine, kein = nessuno 

G keines keiner, keines

D keinem, keiner, keinem

A keinen, keine, kein

N, A PLUR keine

G PLURALE keiner

D PLURALE  keinen

 

jemand = qualcuno

jemandes / jemands

jemandem / jemand

jemanden / jemand

 

abbreviazioni: chiedere a qd = jdn um etwas bitten

chiedere di qd (per informarsi di lui) = nach jdm fragen

 

niemand = nessuno

niemandes / niemands

niemandem / niemand

niemanden / niemand

 

4. Jahr

Conferenza: I voli di Faust

 

 

 

--------------------------------------------------------Unterricht vom 4. März----------------------------------------------------------

2. Jahr

Avverbi 

avverbi accrescitivi

 

sehr = molto (di qualità: serve a intensificare la qualità di un verbo o un aggettivo)

dieses Buch ist sehr interessant  = questo libro è molto interessante

jener Mann ist sehr groß = quell’uomo è molto alto

meine Schwester liebt ihn sehr = mia sorella lo ama molto

 

viel = molto (di quantità: serve ad aumentare la quantità e si usa per intensificare un aggettivo al grado comparativo di maggioranza)

ich habe viel zu tun = ho molto (si intendono molte cose) da fare

er liest viel = legge molto (intende: molti libri)

dieses Buch ist viel interessanter als jenes = questo libro è molto più interessante di quello

 

zu = troppo (di qualità: con aggettivo e avverbio)

diese Sprache ist zu schwer   = questa lingua è troppo difficile

er kam zu spät = venne troppo tardi

mein Auto fuhr zu schnell = la mia auto andava troppo veloce

er schrieb zu langsam = scriveva troppo lentamente 

 

zu sehr = troppo (di intensità)

er ist zu sehr verärgert, um mit dir zu sprechen = è troppo arrabbiato per parlarti

 

zu viel = troppo (di quantità)

er isst zu viel = mangia troppo

er raucht zu viel = fuma troppo

 

avverbi limitativi

 

nur = solo, soltanto (quantità, anche di tempo)

sie haben nur einen Sohn = hanno solo un figlio

er spricht nur Italienisch = parla solo italiano

er bleibt nur eine Stunde = resta solo un’ora

 

erst = solo (di tempo: a partire da)

ich warte erst seit einer Stunde = aspetto solo da un’ora

wir treffen erst um 7 = ci incontriamo solo alle 7

 

un po’, un poco = ein wenig

un briciolo = ein bisschen (lett. un morsetto: der Biss = il morso, beißen, er biss, er hat gebissen = morsicare)

alquanto, un po’ = etwas

 

sprechen Sie Deutsch? Ein wenig / ein bisschen

ich bin etwas müde = sono un po’ stanco

 

ziemlich = piuttosto, abbastanza

das ist ziemlich teuer = è abbastanza caro

sie ist ziemlich müde = è piuttosto stanca

ziemlich = quasi (fast)

ich bin ziemlich / fast fertig = ho quasi finito

 

4. Jahr

Übung zum Gerundio

übersetzen Sie

 2) Hai notizie di Marlies? No, ma le stavo giusto scrivendo una mail.

Hast Nachrichten von M.? Nein, aber ich war (gerade) dabei, ihr eine Mail zu schreiben / zu schicken.

Hast von M gehört?  Nein, ich habe (ihr) gerade eine Mail (an sie) geschrieben.

Weißt du was /etwas von M?

Hast du Kunde von M?  

3) Il postino ha suonato proprio mentre stavo uscendo.

Der Briefträger / der Postbote hat (gerade) geklingelt, während ich (gerade) hinausging.

Der Briefträger / der Postbote hat gerade geklingelt, als ich...

Ich ging gerade hinaus, als der Briefträger klingelte.

Der Postbote klingelte gerade, als ich auf dem Weg nach draußen war.

Der Briefträger klingelte gerade, als ich hinausging.

Der Briefträger klingelte gerade  mentre stavo per uscire, als / während ich dabei war, hinauszugehen

(Der Briefträger klingelt jedes Mal, wenn ich hinausgehe)

4) Mangiando a casa la sera guardiamo sempre il telegiornale.

Beim Abendessen sehen wir immer die Tagesschau

Wenn wir am Abend zu Hause essen, schauen wir immer die Tagesschau.

Während wir am Abend zu Hause essen, sehen wir immer die Tagesschau im Fernsehen

Abends beim Essen zu Hause / beim Abendessen zu Hause schauen wir immer die Tagesschau

5) Restando tutto il giorno in ufficio non ho neanche il tempo di mangiare un boccone.

Beim den ganzen Tag im Büro Bleiben habe ich keine Zeit, einen Happen zu essen

Da ich den ganzen Tag im Büro bleiben muss, habe ich / finde ich nicht einmal die Zeit, ….

Wenn ich … bleiben muss, 

 mangiare un boccone = etwas / einen Happen essen

6) Viaggiando spesso conosce molta gente interessante.

Indem er oft auf der Reise ist, lernt er viele interessante Menschen kennen

  kenn er viene interessante Menschen

trifft er 

Während er auf der Reise ist, hat er die Gelegenheit, viele interessante Menschen kennenzulernen

conoscere = fare la conoscenza di qd/qc: jdn / etwas kennenlernen (v. separabile)

Beim häufigen Reisen kennt er viele interessante Menschen / lernt er viele interessante Menschen kennen

Bei seinem häufigen Reisen

Auf Reisen kennt er oft viele interessante Leute kennen

Da er oft auf der Reise ist und viele interessante Menschen kennenlernt, gefällt es mir, mich mit ihm zu unterhalten

Da er oft auf der Reise ist, lernt er viele interessante Menschen kennenLesetext

Auch ein Mann ohne Eigenschaften hat einen Vater mit Eigenschaften.

Der Mann ohne Eigenschaften hatte, als er vor einiger Zeit aus dem Ausland zurückkehrte, eigentlich nur aus Übermut und weil er die gewöhnlichen Wohnungen verabscheute, dieses Schlößchen gemietet, das einst ein vor den Toren liegender Sommersitz gewesen war, der seine Bestimmung verlor, als die Großstadt über ihn wegwuchs, und zuletzt nicht mehr als ein brachliegendes, auf das Steigen der Bodenpreise wartendes Grundstück darstellte, das von niemand bewohnt wurde. Der Pachtzins war dementsprechend gering, aber unerwartet viel Geld hatte das Weitere gekostet, alles wieder in Stand setzen zu lassen und mit den Ansprüchen der Gegenwart zu verbinden; das war ein Abenteuer geworden, dessen Ausgang ihn zwang, sich an die Hilfe seines Vaters zu wenden, was ihm keineswegs angenehm war, denn er liebte seine Unabhängigkeit. Er war zweiunddreißig Jahre alt, und sein Vater neunundsechzig.

 

Wortschatzerweiterung

die Kehle = la gola

andare di traverso

(etwas) in die falsche Kehle kriegen / bekommen [letteralmente e figurato]

jdm die Kehle durchschneiden = tagliare la gola a qd

idm an die Kehle springen = saltare alla gola di qd

sich die Kehle anfeuchten = bagnarsi (inumidirsi = feucht) la gola; 

eine entzündete Kehle haben = aver la gola infiammata

 

die Gurgel = gola

sich die Gurgel schmieren (G *smer = grasso; schmieren = ungere, lubrificare; Butter aufs Brot schmieren = spalmare burro sul pane, Salbe schmieren = spalmare pomata; cfr das Schmiergeld = la bustarella, etwas schmieren = macchiare insudiciare qc, ma anche: ungere [per facilitare, ottenere]) 

 

(medic) der Hals = il collo

einen trockenen Hals haben = aver la gola secca

Halsschmerzen, Halsweh haben = aver mal di gola

 

esofago (gr oisein = portare + fagein = mangiare) = die Speiseröhre (die Röhre = tubo + die Speise = cibo)

laringe (gr. larynx, laryngos) = der Kehlkopf 

pomo d’adamo = der Adamsapfel

trachea (gr. tracheia = aspra, scabra [arteria]) =  die Luftröhre (die Röhre + die Luft = aria)

faringe = der Rachen (fauci), der Schlund (gola, fauci), der Pharynx 

saliva = der Speichel

muco (lat mūcus) = der Schleim

mucosa (lat mucosus, [pellis] mucosa) = die Schleimhaut

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Convegni, congressi, conferenze

2018

11-12 ottobre, Università di Genova, Dipartimento di Lingue e Culture moderne, convegno internazionale “Deutsch übersetzen und Dolmetschen”, intervento Zur Übersetzung der Neidhartspiele ins Italienische 

2017

20-23 aprile: Università di Wroclaw (POL), Institut für Germanistik der Universität Wroclaw, convegno internazionale “Rezeption von Texten der Mittleren deutschen Literatur in den europäischen Literaturen 1400-1750. Fünfte Arbeitstagung”, intervento Ungleiche Übersetzungstätigkeit als Indiz für asymmetrische deutsch-italienische Kulturbeziehungen in der Frühen Neuzeit  (pubblicato negli Atti)

2-4 maggio: Università di Padova, Dipartimento di studi linguistici e letterari, convegno internazionale "Acquisition through Translation: The Rise of the Vernacular in Early Modern Europe – Übersetzen und Übersetzungen in dem Europa der Frühen Neuzeit: ihr Beitrag zur Entstehung einer Nationalkultur – Volgarizzare, tradurre e costruire le letterature nazionali nell’Europa della prima età moderna”, conferenza di apertura dei lavori dal titolo Il contributo dell'editore Georg Müller di Francoforte e del traduttore Johann Makle alla ricezione della letteratura italiana in Germania nel XVII secolo, pubblicata in Atti

24 ottobre, Biblioteca universitaria di Genova, nell’ambito dell’incontro “Caporetto: una storia (non solo) italiana”, intervento dal titolo Caporetto raccontata dai “nemici” 

17-18 novembre, Istituto italiano di Studi Germanici, Roma, convegno internazionale “Reformation des Glaubens, Reformation der Künste”, intervento Luthers Stellung zur Theatertätigkeit pubblicato in Atti

2016

5-6 aprile: Università di Trento, Dipartimento di Lettere e Filosofia: convegno internazionale “Animali parlanti. Letteratura, teatro, canzone”, intervento Quando gli animali entrano in politica: su alcuni antiporta delle traduzioni del Principe di Machiavelli pubblicato in Atti in versione tedesca

2015

23 gennaio: Biblioteca Universitaria di Genova, sede di via Balbi 40 (Hotel Colombia): “Berge in Flammen di L. Trenker, dal romanzo al film: la guerra vista dagli austriaci”, intervento Introduzione a Berge in Flammen di Luis Trenker

11 febbraio: Biblioteca Universitaria di Genova, sede di via Balbi 40 (Hotel Colombia): incontro “Orizzonti di gloria: dal romanzo di H. Cobb al film di Stanley Kubrick”, Introduzione a Orizzonti di gloria di Humphrey Cobb

14 febbraio: Biblioteca internazionale di Rapallo, Villa Tigullio, Parco Casale: incontro “Grande Guerra e Letteratura”, intervento Letteratura di guerra in Germania e in Austria: Remarque e Trenker

12 marzo: Accademia Ligure di Scienze e Lettere, Genova, Palazzo Ducale, Piazza Matteotti 5: incontro “Grande Guerra e letteratura: Gran Bretagna, Francia, Germania, Stati Uniti”, intervento L'uccisione del nemico in testi tedeschi sulla Prima Guerra Mondiale: Jünger, Renn, Remarque

16-19 aprile: Università di Palermo, Dipartimento di Scienze Umanistiche: convegno internazionale “Die Bedeutung der Rezeptionsliteratur der Frühen Neuzeit (1400-1750). Vierte Arbeitstagung”, intervento Mutmaßungen über Cesar: Cesare Borgia im deutschsprachigen Roman des 20. und 21. Jahrhunderts pubblicato in Atti

26 maggio: Università di Genova, Dipartimento di Lingue e Culture moderne: tavola rotonda “Alludere all'indicibile, raccontare l'indicibile: poesia e narrativa sulla Prima Guerra mondiale”, intervento Libri contro: le reazioni a Remarque pubblicato in Atti

2013

novembre 2012-febbraio 2013: membro del comitato scientifico della Mostra “Il Principe di Niccolò Machiavelli e il suo tempo 1513-2013”, promossa dall'Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani e da Aspen Institute Italia sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica (Roma, salone centrale del Vittoriano, 25 aprile - 16 giugno 2013)

9-12 maggio: Hundisburg (GER) convegno internazionale “Die Bedeutung der Rezeptionsliteratur für Bildung und Kultur der Frühen Neuzeit. Zweite Arbeitstagung”, intervento Ein domestizierter Machiavell? Zur Rolle der Übersetzung in der Aneignung und Adaptation ausländischer Texte am Beispiel der ersten deutschen Principe-Übersetzung pubblicato in Atti

29 maggio: Torino, Fondazione Luigi Firpo. Centro studi sul pensiero politico: Seminario “Presenza e usi strumentali di Machiavelli nell'Inghilterra del Cinquecento e del Seicento” presieduto da E. Baldini, intervento Ricezione, volgarizzazione, divulgazione del Principe

21-23 novembre: Otto-Friedrich-Universität Bamberg (GER): Convegno “Giovanni Boccaccio. Italienisch-deutscher Kulturtransfer von der Frühen Neuzeit bis zur Gegenwart”, intervento Wie man zum frevelhaften Missbrauch des Parmesankäses kommen und wozu dieser führen kann. Zur ersten deutschen Übersetzung des Corbaccio pubblicato in Atti

2012

26-27 settembre: Mosca (Fed. Russa): Convegno “Rileggendo Machiavelli: alle origini della scienza moderna. Idee e pratica politica attraverso paesi e secoli”, intervento Quale Machiavelli? Sulle traduzioni del Principe pubblicato in Atti

21 novembre: Padova, Collegio Morgagni, per il ciclo “Il grande secolo italiano. La cultura italiana fuori d'Italia fra Cinque e Seicento”, conferenza La prime traduzioni tedesche del Principe

2011

23-27 marzo: Eisenstadt (AU), Convegno “Die Bedeutung der Rezeptionsliteratur für Bildung und Kultur der Frühen Neuzeit”: intervento Die deutschen Übersetzungen von Ferrante Pallavicinos Divortio celeste im 17. Jahrhundert pubblicato in Atti

5-7 maggio: Genova, Convegno “Libertinismo erudito e pensiero anticonformista. Genova nell'Europa del Seicento”, intervento Un successo editoriale: le traduzioni tedesche del Divortio celeste di Ferrante Pallavicino pubblicato in Atti

7 luglio: Genova, giornata di studio “Palazzo Serra e i suoi proprietari”, intervento La battaglia di Austerlitz nel De bello germanico di Gian Carlo Serra pubblicato in “Quaderni di Palazzo Serra”, 27 (2015)

6-8 ottobre: Imperia: Convegno “Da Ulisse a... In viaggio verso le Terre Felici”, intervento La partenza per la Terra Santa in alcuni canti crociati tedeschi

2010

30 giugno – 7 agosto: Varsavia (POL), Convegno “Vielheit und Einheit der Germanistik weltweit”, nella Sezione “Aufgaben und Erforschung der mittleren deutschen Literatur bzw. Der Kulturgeschichte der Frühen Neuzeit” intervento Überlegungen zu Tod und Töten in Kriegserlebnis und Kriegsdarstellung in der deutschen Literatur der Frühen Neuzeit pubblicat in Atti.

7-9 ottobre: Imperia, Convegno “Da Ulisse a... Il viaggio aereo tra fantasia e realtà”, intervento I voli di Faust

2009

12 febbraio: Genova, tavola rotonda “Lo spazio della battaglia” organizzata dal Centro di Studi sulle Arti, l’Architettura e la Letteratura del Manierismo e del Barocco, intervento Lo spazio della battaglia nella letteratura tedesca dal Medioevo all’Età Moderna.

25-26 marzo: Genova, Convegno di Studi “Oltre lo sguardo: la fisiognomica e lo studio della natura umana”, intervento Il bello, il brutto e il cattivo: appunti per una tipologia dell’antieroe nei testi letterari.

2008

21-22 febbraio: Genova, convegno “Sulle ali del sogno: tra scienza, arti, filosofia e storia”, intervento Messa in scena e messa in sogno: sul Prinz Friedrich von Homburg di H. von Kleist pubblicato in Atti.

30 settembre: Genova, organizzazione e moderazione del convegno “Traduzione e divulgazione: le prime traduzioni del Principe in Età Moderna”

2007

21 marzo: Bad Arolsen (GER), Steinerner Saal im Residenzschloß, conferenza Joachim Christoph Nemeitz als möglicher Übersetzer von Machiavellis Principe

25-28 settembre: München/Tutzing (GER): Convegno internazionale “Machiavellismus in Deutschland – Chiffre von Kontingenz, Herrschaft und Empirismus in der Neuzeit”: intervento: Text – Übersetzung – bildiche Übetragung. Zur Ikonografie der Lehre Machiavellis pubblicato in Atti

1-3 ottobre: Imperia, VIII Convegno internazionale “Da Ulisse a… Il viaggio in treno tra storia e memoria”, intervento “Il treno (non) era in orario. Riflessioni su treni, puntualità e tedeschità che sarà stampato in Atti

2006

5-8 ottobre 2006: Roma, Convegno internazionale “Drammaturgia della crisi alla fine del Rinascimento”, intervento La sconfessione di consigliere ed esecutore nella tragedia barocca tedesca pubblicato in Atti

2005

8-9 settembre: Torino, convegno “Machiavellismo e machiavellismi nella tradizione politica europea (secoli XVI-XIX). Una prima ricognizione”, intervento Le traduzioni tedesche del Principe nella prima età moderna

6-8 ottobre: Imperia, VI convegno internazionale “Da Ulisse a… Il viaggio negli abissi marini tra immaginazione e realtà”, intervento: Abissi, profondità e superficie nella guerra sottomarina del secondo conflitto mondiale: Das Boot di L.-G. Buchheim pubblicato in Atti

2003

14-22 settembre: Montserrat (Catalogna, SPA), XXXI "Internationales Mediävistisches Colloquium", intervento "waz sol daz swert in dîner hant?" Zur Darstellung des schönen und doch nicht schwachen Geschlechts in der höfisch-ritterlichen Literatur

13-15 novembre: Palermo, convegno internazionale “Deutsche Kultur und Islam am Mittelmeer”, intervento Zur Funktion der Türkei in den Dramen Daniel Caspers von Lohenstein pubblicato in Atti

2002

9-16 settembre: Patsch/Innsbruck (AU), XXX "Internationales Mediävistisches Colloquium", intervento Zur Rolle des Pilatus im Innsbrucker Osterspiel. eine Frage der Vergangenheitsbewältigung?, poi pubblicato in "Derek. judaica urbinatensia", 2003/1

10-12 ottobre: Imperia, Convegno Internazionale "Da Ulisse a... Il viaggio per mare nell'immaginario letterario e artistico", intervento Fortunatus, ossia della fatica di viaggiare per mare. Appunti sul viaggio marittimo nella letteratura tedesca, poi pubblicato in Atti

2001

5-8 settembre: Roma, Convegno internazionale "Satira e beffa nelle commedie europee del Cinquecento", intervento Vincentius Ladislaus, ovvero tutte le qualità di un cortigiano sciocco pubblicato in Atti

2000

18-25 settembre: Bäregg (CH), XXVIII "Internationales Mediävistisches Colloquium"

1999

20-27 settembre: Evora (POR), "XXVI. Mediävistisches Colloquium", intervento Urjâns ungehiure: Überlegungen zur Sein-Schein-Problematik und zur Kalokagathie bei Wolfram, poi pubblicato su “Prospero”, VII (2000)

1998

4-6 settembre: Anagni, "XXII Convegno internazionale: Vita cittadina nel teatro tra Cinque e Seicento": intervento La città come fucina e luogo scenico nel Fastnachtspiel di Norimberga. una ricognizione, poi pubblicato in Atti

1997

25 settembre-2 ottobre: Sestri Levante, "XXV. Mediävistisches Colloquium", intervento Kriemhilds Schönheit, poi pubblicato in versione rimaneggiata su un numero monografico di "Chloe"

1995

aprile: Genova, seminario interdisciplinare "La Prima Guerra Mondiale: Storia, Arte e Scrittura", intervento su I condizionamenti storici e materiali dell'esperienza bellica (pubblicato in numero monografico dei "Quaderni del DLLSM Genova"

1994

28-30 aprile: Cairo Montenotte, convegno "Il ruolo della narrativa nella formazione del pensiero criminologico", intervento Dal trionfo della 'ratio' alla vittoria della 'inordinatio': il romanzo giallo di Dürrenmatt, poi pubblicato in Raccontare delitti, a cura di J. Birkhoff, A. Verde, A. Francia, Milano, Franco Angeli, 1999

 

Elenco dei corsi tenuti

 

a.a. 2016-17

Letteratura e cultura tedesca II (annuale): 1 Unità didattica (36 ore): Se Hitler è tornato: la letteratura come mezzo per fare i conti con il passato che ritorna;

2 Unità didattica (18 ore): Alle radici della cultura tedesca: Lutero e Federico II di Prussia

Letteratura e cultura tedesca Lauree Magistrali mod. 1 (36 ore): Neidhart e i Neidhartspiele

Letteratura e cultura tedesca Lauree Magistrali mod. 2 (36 ore): Die ersten deutschen Principe-Übersetzungen

 

a.a. 2015-16

Letteratura e cultura tedesca II anno (semestrale: 36 ore): Politica e teatro nel Medioevo: i drammi di Neidhart.

Letteratura e cultura tedesca Lauree Magistrali mod 2. (2 semestre): 1 Unità didattica (18 ore) Einführung in die Dramenanalyse an Hand von Kleists Amphitryon; 2 Unità didattica (18 ore): Dalla rivoluzione sognata al sogno della rivoluzione. Teatro e restaurazione in Austria nel primo Ottocento: Grillparzer, Der Traum ein Leben

Lingua tedesca I LM (30 h 2 semestre): 1. Unterrichtseinheit: Auf dem Weg zum heutigen Deutsch. 2. Unterrichtseinheit: Einführung in die historische Idiomatik

 

a.a. 2014-15

Letteratura tedesca e cultura II anno (semestrale: 36 ore): 1 Unità didattica (36 ore) “Una generazione distrutta dalla guerra anche se sfuggì alle granate”: Niente di nuovo sul fronte occidentale di E. M. Remarque e la nascita del romanzo di guerra.

2 Unità didattica (ulteriori 18 ore): “Il mio cuore e il mio corpo vogliono separarsi”. Esperienza vissuta e poesia nelle poesie tedesche delle crociate.

Letteratura e cultura tedesca III anno (semestrale: 36 ore): “Da soldato e da uomo”: La Montagna magica di Thomas Mann come danza macabra del “mondo di ieri”.

Letteratura tedesca per LM (semestrale: 36 ore: Il dramma del reduce nella letteratura tedesca dei due dopoguerra: Hinkemann e Draußen vor der Tür

 

a.a. 2013-14

Letteratura e cultura tedesca I anno (semestrale: 36 ore): Eroi di carne, eroi di carta: letteratura e figure identitarie nella cultura tedesca. Il principe di Homburg di H. von Kleist

Letteratura e cultura tedesca II anno (annuale): 1 Unità didattica: Realtà sociale, finzione letteraria e mito nel Canto dei Nibelunghi.

2 Unità didattica (ulteriori 18 ore): I primi gialli di F. Dürrenmatt

Letteratura e cultura tedesca Lauree Magistrali (semestrale: 36 ore)): Text, Übersetzung, Buch. Zur abenteuerlichen Geschichte der ersten gedruckten deutschen Principe-Übersetzung

 

a.a. 2012-13

Letteratura e cultura tedesca II anno (semestrale: 36 ore): 1 Unità didattica: Spettri, vampiri e Doppelgänger: i Racconti Notturni di E.T.A. Hoffmann

2 Unità didattica (ulteriori 18 ore): Cenni di storia della lingua tedesca, il Frühneuhochdeutsch: da Lutero ad Adelung

Letteratura e cultura tedesca III anno (semestrale: 36 ore): Alle origini del romanzo moderno: la Courasche di Grimmelshausen

Letteratura e cultura tedesca Lauree Magistrali (semestrale: 36 ore: Il Parzival di Wolfram von Eschenbach

 

a.a. 2011-12

Letteratura e cultura tedesca II anno (semestrale: 36 ore): Il Don Carlos di Schiller: dramma familiare, dramma politico, dramma dell'amicizia

Letteratura e cultura tedesca III anno + Lauree Magistrali (semestrale: 36 ore): Introduzione alla tragedia slesiana: il Leo Armenius di Andreas Gryphius

Letteratura e cultura tedesca II+III+ Lauree Magistrali (2 semestre: 18 ore): Schachnovelle di Stefan Zweig

Letteratura e cultura tedesca Laurea Magistrale in Letterature comparate (2 semestre: 18 ore): Autopsia di un testo: la prima traduzione tedesca a stampa del Principe di Machiavelli

 

a.a. 2010-2011

Letteratura e cultura tedesca I anno (semestrale, 36 ore): La storia rivisitata: F. Dürrenmatt, Romolo il Grande

Letteratura e cultura tedesca LM I e II anno (semestrale, 36 ore): Una danza macabra del XX secolo: Der Zauberberg, miti e ideologie di morte

 

a.a. 2009-2010

Letteratura e cultura tedesca III anno (semestrale, 36 ore): Farsa della giustizia o giustizia della farsa? Considerazioni su Der Zerbrochne Krug di H. von Kleisr

Letteratura tedesca medievale (= Letteratura tedesca per Lauree Specialistiche: semestrale, 36 ore): Alle radici della sensibilità moderna: il Canto d’Amore cortese in area tedesca

Letteratura e cultura tedesca I anno (semestrale, 36 ore): Una “vacanza micidiale”: Thomas Mann, La morte a Venezia

 

a.a. 2008-2009

Letteratura tedesca e cultura III anno (semestrale, 36 ore): Dalla rivoluzione sognata al sogno della rivoluzione. Teatro e restaurazione in Austria nel primo Ottocento: Grillparzer, Der Traum ein Leben)

Letteratura tedesca medievale (= Letteratura tedesca per Lauree Specialistiche) (semestrale, I e II anno, 36 ore): La partenza del cavaliere: ruolo maschile e ruolo femminile nell’Erec di Hartmann von Aue.

Letteratura e cultura tedesca I anno (semestrale 36 ore ): Guerra, cultura e testo letterario: Niente di nuovo sul fronte occidentale di E.M. Remarque

 

a.a. 2007-2008

Letteratura tedesca III anno (semestrale, 36 ore): Cenni sul dramma storico tedesco (Schiller: Maria Stuart; Kleist: Prinz von Homburg)

Letteratura tedesca per Lauree Specialistiche) (semestrale, I e II anno 36 ore): Text, Übersetzung, Buch. Zur abenteuerlichen Geschichte der ersten gedruckten deutschen Principe-Übersetzung.

Letteratura e cultura tedesca I anno (semestrale, 36 ore): Introduzione al testo letterario: i Racconti notturni di E.T.A. Hoffmann

 

a.a. 2006-2007

Letteratura tedesca III anno (semestrale, 36 ore): Dal dramma “borghese” al dramma della borghesia: il “bürgerliches Trauerspiel” in Germania. Significato, origini, valenze.

Letteratura tedesca medievale (= Letteratura tedesca per Lauree Specialistiche)) (semestrale, I e II anno, 36 ore): Approccio filologico al gioco letterario: il Parzival di Wolfram von Eschenbach.

Letteratura e cultura tedesca I anno (semestrale, 36 ore): Introduzione al testo letterario: il Werther di Goethe

 

a.a. 2005-2006

Letteratura tedesca III anno (semestrale, 36 ore): Alle radici dell’uomo moderno: crisi dell’identità e della conoscenza nelle commedie di Kleist

Storia della lingua tedesca (semestrale, III anno, 30 ore): La traduzione anonima del Principe di Machiavelli: un giallo culturale del primo Settecento.

Letteratura e cultura tedesca I anno (semestrale, 36 ore): Lo specchio del giallo: Dürrenmatt (Il giudice e il suo boia, Il sospetto)

 

(a.a. 2004-2005 congedo per motivi di studio)

 

a.a. 2003-2004

Letteratura e cultura tedesca I anno (semestrale, 36 ore): Percorsi attraverso la cultura tedesca: sostrato germanico, influsso latino, eredità prussiana.

Storia della lingua tedesca (semestrale, III anno): Istituzionale + Nibelungenlied.

Letteratura tedesca medievale (1 semestre, 30 ore): Introduzione alla letteratura medievale: modello di approccio ai testi;

Letteratura tedesca medievale (2 semestre, 30 ore): Il Nibelungenlied

 

a.a. 2002-2003

Letteratura e cultura tedesca II anno (semestrale, 30 ore): Alle radici della cultura tedesca: Arminio, Lutero, Federico II

Letteratura e cultura tedesca II anno (semestrale, 30 ore) Dalla storia alle storie: Michael Kohlhaas e Hermannsschlacht di Kleist

 

a.a. 2001-2002

Letteratura e cultura tedesca II anno (semestrale, 30 ore): Letteratura e cultura in Germania dalle origini al 1800

Letteraturae cultura tedesca II anno (semestrale, 30 ore): Il testo teatrale: Schiller, I masnadieri

 

a.a. 2000-2001

Lingua e Letteratura tedesca D (annuale III anno, 60 ore): modulo introduttivo (genere romanzesco); modulo storico-letterario (sviluppo romanzo fino XVIII sec); modulo monografico (Grimmelshausen, Simplicissimus)

Storia della lingua tedesca (annuale, III e IV anno, 60 ore): modulo istituzionale + modulo storico-letterario + modulo monografico (mutuati da Letteratura tedesca D)

 

a.a. 1999-2000

Lingua e Letteratura tedesca A (annuale, I anno, 60 ore): modulo culturale (le caratteristiche costitutive della cultura tedesca); modulo linguistico (etimologia); modulo letterario (introduzione al testo letterario: Schiller, Maria Stuart)

a.a. 1993-94

Lingua e Letteratura tedesca A (corso annuale per III e IV anno): politica e sommossa nel teatro tedesco del XVII secolo; Seminario letture (Gryphius, Leo Armenius e Carolus Stuardus; Weise, Masaniello)

 

a.a. 1998-99

Storia della lingua tedesca (annuale, 60 ore): La lingua della narrazione: dal romanzo cortese al primo romanzo borghese (XII-XVI sec.); Seminario “Sprichwörter und idiomatische Redewendungen”

 

a.a. 1997-98

Storia della lingua tedesca (annuale, III e IV anno, 60 ore): La lingua della scena: dal teatro religioso medievale al teatro dello Sturm und Drang; Seminario “Etimologia”

Lingua e letteratura tedesca (annuale, I e II anno): I primi drammi di Fr. Schiller

 

a.a. 1996-97

Storia della lingua tedesca (annuale, III e IV anno, 60 ore): La lingua cortese cavalleresca + Seminario “Historische Idiomatik”

Lingua e letteratura tedesca (annuale, I e II anno, 60 ore) Grimmelshausen e le origini del romanzo tedesco moderno

 

a.a. 1995-96

Lingua e Letteratura tedesca A (annuale, I e II anno, 60 ore): Nibelungenlied e Parzival; Seminario Introduzione al testo letterario

 

a.a. 1994-95

Lingua e Letteratura tedesca A (annuale, I e II anno, 60 ore): E.T.A Hoffmann maestro del brivido; Seminario: Introduzione al testo letterario: Remarque, Im Westen nichts Neues

 

 

Elenco pubblicazioni 

2023

Su ali di dromedario: I voli del negromante nella “Historia von D. Johann Fausten”, in: Menschen und Handeln im Zeichen transkulturellen Denkens. Festschrift für Laura Auteri, hrsg. von N. Barrale, A. Di Bella, S. Hoffmann, M. Weerning, Lausanne, Berlin […], Peter Lang 2023, pp. 343-356 (= Jahrbuch für Internationale Germanistik, Reihe A, Bd. 148: ISSN 071-8320; ISBN 978-3-0343-4606-1)

2021

Luthers Stellung zur Theatertätigkeit in: Reformation des Glaubens, Reformation der Künste, hrsg. von Massimiliano Villa und Barbara Sasse, Roma, Istituto Italiano di Studi Germanici, 2021, pp. 51-61 (ISBN 978-88-95868-4-79)

 

2020

Sull’uso di miti e personaggi classici ne La montagna magica di Thomas Mann,  in “Bérénice. Rivista di studi comparati e ricerche sulle avanguardie”, 59 (2020), pp. 49-68 (ISBN 9798599182610)

Il contributo dell’editore Georg Müller di Francoforte e del traduttore Johann Makle alla ricezione della letteratura italiana in Germania nel XVII secolo, in: Acquisition through Translation. Towards a Definition of Renaissance Translation, ed. by A. Petrina, F. Masiero, Turnhout, Brepols, 2020, pp. 313-344 (= The Medieval Translator / Traduire au Moyen Age, Volume 18; ISBN978-2-503-58954-1, DOI 10.1484/M.TMT-EB.5.120271)

Rezension: Karoline Freund, Der Theatermonolog in den Schauspielen von Hans Sachs und die Literarisierung des Fastnachtspiels, Tübingen, Narr Francke, 2018, in “Jahrbuch für Internationale Germanistik”, 52 (2020), Hft. 1, pp. 261-267

 

2019

La Terra Santa in alcuni “canti crociati” tedeschi, in “Itineraria”, 18 (2019), pp. 35-48 (ISBN 978-88-8450-954-3)

Il funzionario tra “Beruf” e vacanza: l’Italia vista da Rudolph von Delbrück, in: La Prussia in viaggio. Dalle armi alle arti, a cura di Nicoletta Dacrema, Venezia, Marsilio, 2019, pp. 51-62 

Heinrich Wittenwiler, L’Anello. Poemetto svizzero dell’inizio del XV secolo.Testo e traduzione di passi scelti con introduzione e note di Roberto De Pol, Aircuzio, Virtuosa-Mente (gruppo editoriale Castel Negrino), 2019, pp. 194

 

2018

 

Luther und Machiavell. Asymmetrische Kulturbeziehungen als Folge divergierender Weltanschauungen, in: M. Czarnecka, A. Noe, H.-G. Roloff (Hrsg.), Die Bedeutung der Rezeptionsliteratur für Bildung und Kultur der Frühen Neuzeit.Beiträge zur fünften Arbeitstagung in Wroclaw (April 2017), Bern […], Peter Lang, 2018, pp. 249-269 (= Jahrbuch für Internationale Germanistik, Reihe A, Band 131)

Linguaggio e funzioni della paura nei romanzo tedeschi della Prima Guerra mondiale, in: Voci della paura, a cura di Sandra Isetta, Genova, Erredi, 2018, pp. 243-276 (= FuturAntico, vol. 13)

La traduzione tedesca de La Segreteria di Apollo di Antonio Santacroce e il contributo dell’editore Georg Müller di Francoforte alla ricezione della letteratura italiana in Germania nel XVII secolo, in “Bibliothecae.it”, 6 (2017), 2, pp. 285-306

 

2017

La prima traduzione tedesca a stampa del Principe di Machiavelli, in “Culture del testo e del documento”, 53 (2017), pp. 131-156

Das Tier als „politischer Mensch“ in den Frontispizen einiger Principe-Übersetzungen, in: Animali parlanti. Letteratura, teatro, canzoni, a cura di Caterina Mordeglia, Firenze, Edizioni del Galluzzo, 2017, pp. 103-119 (ISBN 978-88-8450-804-1)

Rudolf von Delbrück, in: Nicoletta Dacrema (a cura di), Prussiani in Italia (1701-1866). Viaggiatori o spie?, Milano, Franco Angeli, 2017, pp. 35-43 (ISBN 978-88-917-6083-8)

 

2016

Leone e volpe nella tragedia tedesca del Seicento. Sulle tracce di una ricezione, in: Natura ed etologia dall'antichità al Rinascimento, a cura di Stefano Pittaluga, Genova, Erredi, 2016, pp. 113-131 (= Pubblicazioni del DARFICLET, Terza serie, n. 248) (ISBN 978-88-6705-434-3)

Innescare la bomba: la prima versione tedesca de «La semplicità ingannata» di Arcangela Tarabotti, Du labyrinthe à la toile / Dal labirinto alla rete, Publifarum, n. 26, pubblicato il 31/05/2016, consultato il 15/06/2016, url: http://publifarum.farum.it/ezine_articles.php?id=341

Gli uomini erano usciti dalle case...”. Lo spazio della battaglia, in: Dove dimorano gli eroi. La casa all'ombra del Simbolo, a cura di S. Isetta, Genova, Erredi, 2016 (= FuturAntico, vol. 11) pp. 47-64 (ISBN 978-88-95023-15-1)

Mutmaßungen über Cäsar: Cesare Borgia im deutschsprachigen Roman des 20. und 21. Jahrhunderts, in: Die Bedeutung der Rezeptionsliteratur für Bildung und Kultur der Frühen Neuzeit (1400-1750) IV. Beiträge zur vierten Arbeitstagung in Palermo (April 2015), hrsg. von L. Auteri, Alfred Noe und H.-G. Roloff, Bern, Berlin, Peter Lang 2016, pp. 122-196 (= Jb für Internationale Germanistik, Reihe A – Bd 126) (ISBN 978-3-0343-2196-9)

 

2015

Ser Neidhart e la beffa della violetta. Drammi tedeschi medievali scelti, tradotti e commentati da Roberto De Pol. Con una postfazione di John Margetts, Aircuzio, Gruppo editoriale Castel Negrino, 2015, pp. 183 (ISBN 978-8898500-10-9)

Gian Carlo Serra, storico, e il mito di Austerlitz, in “Quaderni di Palazzo Serra”, 27 (2015) pp. 25-40 (ISSN: 1970-0571)

Confect mit Parmesan Käs“. Zur ersten deutschen „Übersetzung“ des Corbaccio, in: Ingrid Bennewitz (Hrsg.), Giovanni Boccaccio. Italienisch-deutscher Kulturtransfer von der frühen Neuzeit bis zur Gegenwart, Bamberg, University of Bamberg Press, 2015, pp. 77-102 (= Bamberger Interdisziplinäre Mittelalterstudien, Bd. 9) (ISBN 978-3-86309-380-8)

Libri contro: autori e romanzi contro Remarque, in: L'indicibile: Grande Guerra e letteratura. Ideazione e progetto scientifico di M. Bürger-Koftis, Genova 2015, pp. 245-257 (= Quaderni di Palazzo Serra, 28, 2015) (ISSN 1970-0571)

Besprechung: Alberto Martino, Le metamorfosi del picaro. La ricezione della picaresca nell'area di lingua tedesca (1555/1562-1753), Pisa-Roma, Fabrizio Serra, 2013, in “Daphnis”, 43 (2015), Hft. 1, pp. 283-297

 

2014

«O Dienst! O Schiff! O Sturm! O Schiffbruch an dem Land!». Nave e naufragio nei Trauerspiele di Gryphius e di Lohenstein, in I linguaggi del mare, a cura di Sandra Isetta, Genova, Erredi 2014, pp. 165-180 (= FuturAntico, vol. 9) (ISBN 978-88-95023-22.9) ISSN 1825-4098

Gli occhi di Ipazia. Kulturkampf e anacronismi nella Hypatia di Fritz Mauthner, in: Figure di Ipazia, a cura di G. Sertoli, Roma, Aracne 2014, pp. 81-101 (=Studi e testi di Palazzo Serra, 3) ISBN 978-88-548-7155-7

Un grande successo editoriale. Sulle traduzioni tedesche del Divortio celeste di Ferrante Pallavicino nel XVII secolo, in: Pensiero anticonformista e libertinismo erudito nel Seicento. Il crocevia genovese. A cura di A. Beniscelli, L. Magnani, A. Spiriti, Manziana (Roma), Vecchiarelli Editore, 2014, pp. 95-122

Ein domestizierter Machiavell. Zur Rolle der Übersetzung in der Aneignung und Adaptation ausländischer Texte am Beispiel der ersten deutschen Principe-Übersetzung, in: Die Bedeutung der Rezeptionsliteratur für Bildung und Kultur der Frühen Neuzeit (1400-1750) II. Beiträge zur zweiten Arbeitstagung in Haldensleben (Mai 2013). Hrsg. von A. Noe und H.-G. Roloff, Bern […], Peter Lang, 2014, pp. 195-228 = Jahrbuch für Internationale Germanistik, Reihe A. - Bd 116 (ISBN 978-3-0343-1466-4)

Le due prime traduzioni tedesche della Vita di Castruccio di Machiavelli, in „Culture del testo e del documento“, 15 , n. 44 (maggio-agosto 2014) pp. 73-107 (ISSN 1593-5698)

anche in: P. Innocenti, M. Rossi, Bibliografia delle edizioni di Nicolò Machiavelli: 1506-1914, vol. II: 1605-1700 istorico, comico e tragico, Firenze, Vecchiarelli, 2016, pp. 103-121 (ISBN: 88-8247-393-8)

Non era uno stupido nel guarire le ferite”. Da Galvano guaritore a Galvano chirurgo, in „Anthropos&Iatria“, XVIII (2014), n. 1, pp. 7-13

voce “Anti-Machiavel – Saggio sul Principe, nato dalla collaborazione tra Federico II di Prussia e Voltaire”, in: Machiavelli. Enciclopedia machiavelliana. Direttore scientifico: Gennaro Sasso. Condirettore scientifico: Giorgio Inglese, Roma, Istituto dell'Enciclopedia italiana fondato da G. Treccani, 2014, pp. 67-71 (ISBN 978-88-12-00520-8)

recensione a: Alberto Martino, Le metamorfosi del picaro. La ricezione della picaresca nell'area di lingua tedesca (1555/1562-1753), Pisa-Roma, Fabrizio Serra, 2013, in “La Rassegna della letteratura italiana” 118, N. 2 (luglio-dicembre 2014), pp. 620-623

 

 2013

Vorwort: Benutzungshinweise zur Lektüre einer Übersetzung, in: Chr. A. von Lenz, Der Fürst des Nicola Machiavell (erste deutsche Übersetzung, 1692). Kritisch herausgegeben von Joachim Gerdes. Mit einem Vorwort von R. De Pol und einem Nachwort von Serena Spazzarini, Sandersdorf-Brehma, edition scriptum 2013, pp. 7-23 (ISBN 978-3-94064-20-2)

«Fede» nel Principe di Machiavelli e in alcune sue traduzioni tedesche della Prima Età moderna, in J. Gerdes (ed)., Lingua e Diritto. La Lingua della Legge, la Legge nella Lingua, Publifarum, n. 18, pubblicato il 13/03/2013, consultato il 14/03/2013 url: http://publifarum.farum.it/ezine_articles.php?id=241

Fußballspiel und Knüppelschläge: Zur Vermittlung der italienischen Kultur in der Leidener deutschen Übersetzung der Ragguagli di Parnaso von Boccalini. In: Mittlere deutsche Literatur und Italien. Beiträge zu Ehren von Emilio Bonfatti. Hrsg. von F. Masiero, Bern [usw], Lang, 2013, S. 205-227 (ISBN 978-3-0343-1407-7)

Quale Machiavelli? Su alcune traduzioni del Principe, in: Rileggendo Machiavelli. Idee e pratica politica attraverso paesi e secoli. A cura di Mark Youssim, Mosca 2013, pp. 111-126 (ISBN 978-5-94067-280-7)

Besprechung: Christiane Solte-Gresser, Spielräume des Alltags. Literarische Gestaltung von Alltäglichkeit in deutscher, französischer und italienischer Erzählprosa (1929-1949), Würzburg, Königstein und Neumann, 2010 ( = Saarbrücker Beiträge zur vergleichenden Literatur- und Kulturwissenschaft, Bd. 50) in “Jahrbuch für Internationale Germanistik”, 45 (2013), Hft. 1, S. 180-184

2012

Zu den deutschen Übersetzungen von Ferrante Pallavicinos Il Divortio celeste, in Die Bedeutung der Rezeptionsliteratur für Bildung und Kultur der Frühen Neuzeit (1400-1750). Beiträge zur ersten Arbeitstagung in Eisenstadt (März 2011) hrsg. von Alfred Noe und Hans-Gert Roloff, Bern […], Peter Lang 2012, pp. 343-366 (= Jahrbuch für Internationale Germanistik Reihe A – Band 109)

Überlegungen zum Töten im Krieg in literarischen Darstellungen vom Mittelalter bis zur Frühen Neuzeit, in Franciszek Grucza (Hrsg.), Aufgaben der Erforschung der Mittleren Deutschen Literatur bzw. der Kulturgeschichte der Frühen Neuzeit
Autofiktion. Neue Verfahren literarischer Selbstdarstellung. Klassische Moderne-Schwellen. Akten des XII. Internationalen Germanistenkongresses Warschau 2010
 Vielheit und Einheit der Germanistik weltweit, Frankfurt am Main, Berlin, Bern, Bruxelles, New York, Oxford, Wien, 2012, S. 67-70 (ISBN 978-3-631-63208-6) Reihe: Publikationen der Internationalen Vereinigung für Germanistik (IVG)- Band 8

Besprechung: A.E. Baldini, L'educazione di un principe luterano. Il Furschlag di J. Eberlin tra Erasmo, Lutero e la sconfitta dei contadini. Edizione critica […], Milano 2010, in “Jahrbuch für Internationale Germanistik”, XLIV (2012), Hft. 1, pp. 173-176

 

2010

Dall’archeologia all’impegno politico: Ebers e il romanzo storico tedesco, in “Anthropos&Iatria” XIII, fasc. 4 (2010), pp. 65-70

Text – Übersetzung – bildliche Übertragung: Zur Ikonographie der Lehre Machiavellis, in: C. Zwierlein, A. Meyer (Hrsg.), Machiavellismus in Deutschland. Chiffre von Kontingenz, Herrschaft und Empirismus in der Neuzeit, München, Oldenbourg, 2010, S. 179-189 (= Beihefte der Historischen Zeitschrift, 51)

The First Translations of Machiavelli’s Prince. From the Sixteenth to the First Half of the Nineteenth Century. Edited by R. De Pol, Amsterdam-New York, Rodopi, 2010, 329 pp.

Translation and Circulation: Introduction to a research project, in The First Translations, pp. 15-23

Una vacanza micidiale: la „morte“ a Venezia di Thomas Mann, in: Serena Spazzarini (a cura di), Studi di letteratura e linguistica dedicati a Anna Lucia Giavotto, Genova 2010, pp. 51-62 (= „Quaderni di Palazzo Serra“, XVIII)

 

2009

Joachim Christoph Nemeitz und sein “politisch” entworfenes Italienbild, in “Jahrbuch für Internationale Germanistik”, XL (2009), Heft 2, pp. 55-64

La fortuna dei generi classici 'tragedia' e 'commedia' nel teatro tedesco del Seicento, e I generi classici 'tragedia' e 'commedia' nel teatro di Dürrenmatt, in: Il lessico della classicità nella letteratura europea moderna, vol. I/2: La letteratura drammatica: la commedia, Roma: Istituto della Enciclopedia Italiana 2009, pp. 801-809 e 1041-1043

Messa in scena e “messa in sogno”: sul Prinz von Homburg di Heinrich von Kleist, in: P. A. Rossi, I. Li Vigni, E. Miconi (a cura di), Sulle ali del sogno, Milano-Udine: Mimesis 2009, pp. 247-257

Zum anonymen Übersetzer von Machiavellis Principe. Eine Ermittlung, in Marija Javor Briski, Mira Miladinovic Zalaznik, Stojan Bracic (Hrsg.), Sprache und Kultur durch das Prisma der Interkulturalität und Diachronizität. Festschrift für Anton Janko zum 70. Geburtstag, Ljubliana, Slovenke germanistične Študje, 2009, pp. 247-271

Sinfonia d’orrore. E.T.A. Hoffmann e la letteratura orrifica, “Quaderni di Palazzo Serra” XVII (2009), pp. 7-14 (ISSN 1970-0571)

Besprechung: Kultur der Kommunikation. Die europäische Gelehrtenrepublik im Zeitalter von Leibniz und Lessing. Hrsg. von U. J. Schneider. Wiesbaden: Hassarowitz 2005. S. 364 (= Wolfenbütteler Forschungen. Bd. 109), in “Jahrbuch für Internationale Germanistik”, XLI (2009), Hft. 1, pp. 168-172

 

2008

La fortuna dei generi classici ‘tragedia’ e ‘commedia’ nella letteratura tedesca dalle origini al 1600 e Il dialogo in area tedesca dalle origini al 1600, in: Il lessico della classicità nella letteratura europea moderna, vol. I/1: La letteratura drammatica. Tragedia e dialogo, Roma: Istituto della Enciclopedia Italiana 2008, pp. 153-164 e 435-438

Die ersten deutschen Übersetzungen von Machiavellis Principe, in: E. Bonfatti, H. Jaumann, M. Scattola (Hrsg.), Italien und Deutschland. Austauschbeziehungen in der gemeinsamen Gelehrtenkultur der frühen Neuzeit, Padova, Unipress 2008, pp. 315-336

 

2007

Io o lui”: l’uccisione del nemico in testi letterari tedeschi dal Medioevo all’età moderna, in.”Anthropos&Iatria”, XI, fasc. 2 (2007), pp. 88-96

Della sua propria colpa si lava col nostro sangue”: la sconfessione di consigliere ed esecutore nella tragedia slesiana, in: Libidine dei potenti e angoscia dei vinti. Drammaturgia della crisi alla fine del Rinascimento. Centro Studi sul teatro medievale e rinascimentale, XXX Convegno internazionale Roma 5-8 ottobre 2006. A cura di M. Chiabò – F. Doglio, Roma 2007, pp. 303-318

Abissi, profondità e superficie nella guerra sottomarina del secondo conflitto mondiale: Das Boot di L.-G. Buchheim, in: Da Ulisse a… Il viaggio negli abissi marini tra immaginazione e realtà. Atti del VI Convegno Internazionale (Imperia 76-7-8 ottobre 2005) a cura di G. Revelli, Pisa: ETS 2007, pp. 551-558

 

2006

Nicolai Machiavelli Lebens- und Regierungs-Maximen eines Fürsten (1714). Kritisch hrsg. von R. De Pol, Berlin: Weidler 2006 (= Translatio, Bd. 2), pp. 221

 

2005

Zur Funktion der Türkei in den Dramen Daniel Caspers von Lohenstein, in: Deutsche Kultur und Islam am Mittelmeer. Akten der Tagung Palermo, 13.-15. November 2003. Hrsg. von L. Auteri und M. Cottone, Göppingen: Kümmerle 2005, S. 175-185 (= Göppinger Arbeiten zur Germanistik, Nr. 725)

 

2004

Storie da marinai: l’oltremare meraviglioso nella letteratura tedesca medievale, in: Da Ulisse a… Il viaggio nelle terre d’oltremare. Atti del convegno internazionale (Imperia 9-10-11 ottobre 2003), a cura di G. Revelli, Pisa: ETS 2004, pp. 51-56

 

2003

Zur Rolle des Pilatus im Innsbrucker Osterspiel. Eine Frage der Vergangenheitsbewältigung?, in "Derek. judaica urbinatensia", 2003/1, pp. 73-83

Fortunatus, ossia della fatica di viaggiare per mare. appunti sul viaggio marittimo nella letteratura tedesca, in: Da Ulisse a... Il viaggio per mare nell'immaginario letterario ed artistico.Atti del Convegno Internazionale (Imperia 10-11-12 ottobre 2002), a cura di G. Revelli, Pisa: Edizioni ETS 2003, pp. 113-127

Lebens– und Regierungs-Maximen eines Fürsten. Die erste gedruckte deutsche Übersetzung des Principe, in “Daphnis”, 32 (2003) Hft. 3-4, pp. 559-610

 

2002

Vincentius Ladislaus ovvero "Tutte le qualità di un cortigiano sciocco", in: Satira e Beffa nelle Commedie Europee del Rinascimento. Roma 6-9 settembre 2001, a cura di M. Chiabò - F. Doglio, Roma: Edizioni Torre d'Orfeo 2002, pp. 237-250

Un forzato del viaggio: Saverio in 'Seelenarbeit' di Martin Walser, in: Da Ulysses a 2001: Odissea nello spazio. Il viaggio come motivo artistico nel XX secolo. Atti del Convegno Internazionale (Imperia 11-13 ottobre 2001), a cura di G. Revelli, Pisa: Edizioni ETS 2002, pp. 105-110

 

2000

J. Rist, Germania anelante la pace, a cura di R. De Pol. Traduzione di R. De Pol e M. Gobber, Tirrenia (Pisa): edizioni Del Cerro 2000 (= Eirenikon, 10)

Urjans "ungehiure".Überlegungen zur Sein-Schein-Problematik und zur Kalokagathie bei Wolfram, in "Prospero", VII (2000), pp. 53-64

 

1998

Il secondo Cinquecento da Lutero a Fischart, in: Storia della civiltà letteraria tedesca, diretta da M. Freschi, Torino: Utet 1998, vol. I, pp. 174-198

Il Seicento, in: Storia della civiltà letteraria tedesca, diretta da M. Freschi, Torino: Utet 1998, vol. I, pp. 199-277

La città come fucina e luogo scenico nel 'Fastnachtspiel' di Norimberga tra XVI e XVII secolo. Una ricognizione, in: Vita Cittadina nel Teatro fra Cinque e Seicento. Anagni 4-5-6 settembre 1998, a cura di M. Chiabò - F. Doglio, Roma: Edizioni Torre d'Orfeo 1999, pp. 229-238

 

1997

Il testo tradito. Su due traduzioni da E.T.A. Hoffmann, in "Bollettino dell'Istituto di Lingue Estere" (Facoltà di Economia, Univ. di Genova), n. 16 (1997), pp. 44-49

Condizionamenti storici e materiali della letteratura di guerra nella prima guerra mondiale, in: M. Bacigalupo, R. De Pol (a cura di), Grande Guerra e Letteratura, Genova: Tilgher 1997, pp. 11-36 (= Quaderni del DLLSM, 9)

Schöne "vâlandinne" und femme fatale. Von Kriemhilds Schönheit, in: N. Bachleitner, A. Noe und H-G. Roloff (Hrsgg), Beiträge zur Komparatistik und Sozialgeschichte der Literatur. Festschrift für Alberto Martino, Amsterdam/Atlanta: Rodopi 1997, pp. 423-444 (=Chloe, 26)

 

1996

Il Bello, il Brutto e il Cattivo: note su tipologia di eroe e antieroe in 'Die Asiatische Banise' di Ziegler, in La "Guirlande" di Cecilia. Studi in onore di Cecilia Rizza, Bari: Schena-Nizet 1996, pp. 431-440

Böse und häßlich: Bemerkungen zur Typologie des Gegenspielers in Heinrich Anshelm von Zieglers 'Asiatischer Banise', in "Juni. Magazin für Literatur & Politik", 24 (1996), pp. 111-121

 

1994

Hans Sachs' Neidhart mit dem feyel und die dramatisierte Neidhartlegende, in "Daphnis. Zeitschrift für mittlere deutsche Literatur", XXIII/4 (1994), pp. 665-674 [Germ 1995/2 p. 498]

Bella e infedele: su alcuni problemi di traduzione posti da testi tedeschi medievali, in "Cultura Tedesca", 2 (dicembre 1994), pp. 209-213

 

1993

Der aventiure meine. Proposte di approccio filologico a testi medievali, Genova: La Quercia 1993, pp. 239

Passi nel buio. Ricognizione sulla letteratura orrifica, in: AA.VV., Indiscrete presenze. Forme dell'orrore soprannaturale in letteratura, a cura di M.R. Cifarelli e R. De Pol, Alessandria: Dell'Orso 1993, pp. 7-36

Besprechung: A. Wichert, Literatur, Rhetorik und Jurisprudenz im 17. Jahrhundert. Daniel Casper von Lohenstein und sein Werk. Eine exemplari­sche Studie (Studien und Texte zur Sozialgeschichte der Literatur 32), Tübingen: Niemeyer 1991, in "IASL", XVIII (1993), pp. 219-225

 

1990

Cominciando dal nome: ipotesi su Neidhart von Reuental, in "Quaderni del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere Moderne" (Genova), III (1990), pp. 67-88

Der Teufel in Parnasso: Boccalinis 'Ragguagli' in der deutschen Literatur des 17. Jahrhunderts, in: Beiträge zur Aufnahme der italienischen und spanischen Literatur in Deutschland im 16. und 17. Jahrhundert, hrsg. von A. Martino, Amsterdam: Rodopi 1990, pp. 109-131 (= Chloe, Bd. 9)

recensione: A. Kerdelhué, Lohengrin. Analyse interne et étude critique des sources du poème moyen-haut-allemand de la fin du 13ème siècle, Göppingen: Kümmerle 1986 (GAG 444), in: "L'immagine riflessa", XIII (1990), pp. 245-253

 

1989

Alle soglie della rivoluzione. Schiller e la politica, Genova: La Quercia 1989, pp. 151

1988

I 'Ragguagli di Parnaso' di Boccalini in Germania nel XVII secolo, in "Studi di Filologia e Letteratura Italiana. (Istituto di Letteratura Italiana, Università di Genova)", VII (1988), pp. 29-53

La finzione scatenata. Considerazioni su 'Die Elixiere des Teufels' di Hoffmann, in: AA.VV., Realtà sociale e gioco letterario nella letteratura tedesca, vol. II: Ottocento e Novecento, Genova: La Quercia 1988, pp. 7-30

L'enciclopedia romanzesca. In margine a un recente volume sul 'Simplicissimus' di Grimmelshausen, in "L'immagine riflessa", XI (1988), pp. 129-146

recensione a: R. Grimm, J. Hermand (Eds), Our Faust? Roots and Ramifications of a Modern German Myth, Madison: 1987 in "L'immagine riflessa", XI (1988), pp. 176-180

 

1987

Alle origini del dispotismo: il 'Geisterseher' di Schiller come 'specchio' di un'educazione machiavellica, in: AA.VV., La narrazione: temi e tecniche dal Medioevo ai nostri giorni, Abano Terme: Piovan 1987, pp. 55-85 (= "Quaderni del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere Moderne", Università di Genova, I)

A proposito di alcune rappresentazioni tedesche dei secoli XIV e XV: L' 'Innsbrucker Osterspiel' e la parola del potere, in "Quaderni del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere Moderne" (Genova), II (1987), pp. 9-33

L'ambiguo eroe: 'Sterbender Cato' di Gottsched come tragedia asso­lutistica, in "L'immagine riflessa", X (1987), pp. 235-254

 

1986

Violetta rapita e moglie sorda: Hans Sachs e la leggenda di Neidhart, in "L'immagine riflessa", IX (1986), pp. 295-309

 

1985

Fedeltà e istituto vassallatico. Sulla redazione C del 'Nibelungenlied', in "L'immagine riflessa", VIII (1985), pp. 211-264

 

1984

Schiller o la tentazione della politica: dai 'Räuber' al 'Dom Karlos', Pisa: Tipografia editrice pisana 1984, pp. 57+XXVI

 

1983

Sul triplice senso del 'Wunderbarliches Vogel=Nest' di Grimmelshausen, in "AION. Studi tedeschi", XXVI,1 (1983), pp. 93-112

Imago Principis. Ruoli e maschere teatrali del sovrano nel teatro barocco tedesco, Genova: La Quercia 1983, pp. 222

Il dotto e lo 'specchio magico': riflessi deterrenti e autoconsapevolezza dell'intellettuale nella commedia tedesca del XVII secolo, in: AA.VV., Realtà sociale e gioco letterario nella letteratura tedesca, vol. I: Seicento e Settecento, Pisa: Giardini 1983, pp. 59-95

recensione a: G. Sichel, Per una storia della letteratura tedesca. Saggi, note, conferenze, a cura di M. Ingenmey e N. Pasero, prefazione di C. Cases, Pisa: Giardini 1983, in "L'immagine riflessa", VI (1983), pp. 302-306

 

1982

"Verführter Furst". Consigliere, intrigante e ragion di stato sulle scene tedesche del Seicento, in "L'immagine riflessa", V (1982), pp. 89-128

 

1980

Ridiculus Princeps. Il fantoccio incoronato nella commedia tedesca del '600, in "L'immagine riflessa", IV (1980), pp. 297-324

 

1979

'Miles' e Capitano: il problema del soldato e della guerra nella commedia tedesca del '600, in "L'immagine riflessa", III (1979), pp. 287-320

 

1978

Il 'nemico dei contadini': Neidhart sulla scena, in "L'immagine riflessa", II (1978), pp. 353-384